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Aifi: “Introdurre la professione del fisioterapista tra i mestieri usuranti”

Inviata la richiesta al presidente del Consiglio, al ministro del Lavoro e al ministro dell'Economia

Pubblicato:15-11-2017 12:05
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:53

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ROMA – Introdurre anche la professione del fisioterapista nell’elenco dei lavori particolarmente usuranti, con l’obiettivo di esonerarla dall’adeguamento verso l’alto dell’età pensionabile. E’ questo l’auspicio dell’AIFI, l’Associazione Italiana Fisioterapisti, in una lettera inviata al presidente del Consiglio, al ministro del Lavoro e al ministro dell’Economia, che fa riferimento alla trattativa sulla questione iniziata con le rappresentanze sindacali.

“Anche all’interno delle professioni sanitarie e nell’area dell’assistenza sociosanitaria, infatti, sono state individuate aree che sottopongono i lavoratori a condizioni di stress particolari e che giustificano la possibilità di anticipare, seppure di poco, il pensionamento“, spiega il presidente dell’AIFI, Mauro Tavarnelli. In particolare, viene segnalato che i fisioterapisti operano a volte in condizioni lavorative usuranti rispetto ad altre: “Proprio su queste chiediamo che si concentri l’attenzione del Governo“, per poter quindi procedere “con le modifiche dei meccanismi che determinano l’adeguamento dell’età pensionabile“.

La definizione di lavoro usurante e in condizioni di particolare disagio deriva dal trattare persone non autosufficienti, sia adulte che minori, e per impiego su turnazioni. Nel caso dei minori, poi, alle sollecitazioni usuranti sul piano fisico si aggiungono quelle sul piano psicologico, a causa del costante sostegno dovuto a situazioni complesse legate alla disabilità e al disagio.


La stessa segnalazione è stata inviata alle sigle sindacali maggiormente rappresentative, con la richiesta di concentrare anche su alcuni situazioni lavorative che riguardano la figura del fisioterapista le valutazioni circa la peculiarità dei lavori ritenuti usuranti e la conseguente differenziazione delle età pensionabili, in rapporto al reale peso della attività lavorativa svolta.

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