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A Genova monta la protesta: “No green pass e no fascisti”

Manifestanti davanti ai varchi portuali e sotto la prefettura, bloccata la viabilità in lungomare Canepa

Pubblicato:15-10-2021 13:10
Ultimo aggiornamento:15-10-2021 13:11

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GENOVA – Sono tre i principali fronti di protesta contro l’introduzione dell’obbligo di green pass nel mondo del lavoro che si sono aperti stamattina a Genova. I primi due, all’alba, sono scattati davanti ai varchi portuali del Psa a Pra’ e di ponte Etiopia a Sampierdarena: presidi pacifici, che al momento non comportano il blocco delle banchine, ma solo deviazioni al traffico in entrata per quanto riguarda il porto vecchio. La protesta dei lavoratori portuali ha l’appoggio dell’Usb che, tuttavia, per ragioni sindacali, non ha potuto proclamare lo sciopero per oggi, rimandandolo al 25 e 26 ottobre. Per prendere inequivocabilmente distanza dai fatti di Roma, davanti al varco Etiopia è stato srotolato lo striscione: “No green pass, no fascisti”. Ieri, inoltre, 68 lavoratori del Psa hanno inviato una diffida all’azienda contro l’applicazione della normativa nazionale sul green pass.

Il terzo fronte di protesta è quello del centro cittadino, con un centinaio di attivisti di “Libera Piazza Genova” che, dalle 8.30, si sta concentrando sotto la Prefettura. Numeri al momento molto più contenuti rispetto alle partecipate proteste dei giorni scorsi. L’idea dei manifestanti sarebbe quella di spostarsi dalla Prefettura per andare a “dare supporto a ogni gruppo in mobilitazione”, ma per ora aspettano di rinfoltire i ranghi. Previsto anche un presidio Ugl davanti alla sede Amt di via Bobbio.

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IL PREFETTO RICEVE UNA DELEGAZIONE DELLA PROTESTA

Una delegazione dei no green pass che sta protestando sotto la Prefettura di Genova sarà ricevuta dal prefetto. Intanto, è cresciuto il numero dei manifestanti che ora sfiora le trecento unità. Tra bandiere della Cub e attivisti di “Libera Piazza Genova”, ci sono anche rappresentanti degli studenti universitari, dipendenti pubblici e lavoratori delle ferrovie. Alcuni coristi del Teatro Carlo Felice intonano l’inno di Mameli, cantato a squarciagola dalla piazza.

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La protesta si sta dividendo in due tronconi, con un presidio che rimarrà sotto il palazzo locale del governo e un altro gruppo che si sposta in corteo per unirsi al blocco dei portuali davanti al varco Etiopia.

MONTA LA PROTESTA, BLOCCATO IL LUNGOMARE CANEPA

Con l’arrivo di un nutrito gruppo di manifestanti dal presidio sotto la Prefettura, si allarga la protesta dei no green pass davanti ai varchi portuali di Genova. Circa 500 persone hanno bloccato la viabilità in lungomare Canepa, davanti al varco Etiopia che era presidiato fin dalle prime ore della mattina. I manifestanti hanno bloccato anche il varco Albertazzi, a San Benigno, che interessa pure l’accesso ai traghetti. Resta anche il presidio al Psa di Pra’, dove però il varco rimane operativo. Intanto, il presidio dei lavoratori di Amt davanti alla sede di via Bobbio ha bloccato la viabilità, creando disagi alla circolazione in zona Staglieno.

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