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Baby bulli in azione quattro contro uno: calci, pietrata in testa e poi la fuga

È successo a Reggio Emilia e gli aggressori hanno 14 e 15 anni: sono stati stati segnalati in Procura per lesioni aggravate

Pubblicato:15-10-2020 10:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:03
Autore:

bullismo
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REGGIO EMILIA – Inseguito, accerchiato e preso a calci e pugni da un gruppetto di ragazzi che, senza alcun motivo, lo hanno aggredito: è successo a un 14enne, che è stato anche colpito alla testa con una pietra e fatto cadere. Poi però, vedendolo a terra, gli aggressori si sono spaventati e sono scappati lasciandolo lì da solo. Per questi fatti, con l’accusa di concorso in lesioni personali aggravate i Carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, hanno segnalato alla Procura dei minorenni di Bologna quattro adolescenti residenti nel reggiano tra i 14 e i 15 anni, tutti studenti.

A loro carico i Carabinieri di Sant’Ilario dicono di avere “incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine all’aggressione” sul ragazzo poco più piccolo. E’ successo la sera del 19 settembre scorso in un Comune della Val d’Enza. Le indagini hanno ricostruito che quella sera, il ragazzo vittima dell’aggressione camminava per strada quando è stato inseguito da un gruppetto di coetanei che l’hanno avvicinato, circondato e, “senza apparenti motivi”, preso calci e pugni sulla schiena e sulla nuca. Poi uno di loro lo ha colpito, “con violenza” sottolineano i Carabinieri, con una pietra dietro alla testa, facendolo cadere. Quindi se la sono data a gambe, “evidentemente impauriti dall’azione violenta”.

La vittima, invece, rientrata a casa, ha raccontato tutto alla madre che ha preso il figlio e lo ha accompagnato in ospedale da dove, dopo le cure del caso, veniva dimesso con una prognosi di 10 giorni per un trauma cranico non commotivo. Poi è partita la denuncia ai Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza e da qui indagini che hanno individuato i responsabili nei quattro studenti ora segnalati alla Procura per concorso in lesioni personali aggravate.


L’aggressione del 19 settembre riporta ad un analogo episodio verificatosi in un altro Comune, sempre della Val d’Enza, dove un 14enne circondato e minacciato era stato rapinato di cinque euro da tre adolescenti poi identificati e denunciati dai carabinieri. In quel caso la mamma della vittima aveva scritto un post su Facebook per allertare anche le altre mamme per poi rivolgersi ai Carabinieri denunciando l’episodio. Quindi le indagini che anche in quel caso videro i Carabinieri reggiani individuare i responsabili in tre adolescenti.

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