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Il 79% delle donne fa scelte finanziarie con il partner. Dove iniziano i soldi inizia la libertà

Meno resilienti e più in ansia: tutto quello che una certa vulgata della crisi Covid ha raccontato del femminile sembra esser stato sconfessato dai numeri di una recente indagine di Banca d’Italia

Pubblicato:15-10-2020 07:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:03
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ROMA – “Solo il 26% sceglie in autonomia, il 79% lo fa con il partner. Casalinghe e studentesse le più indietro sulle materie finanziarie”. Questi i numeri presentati da Nadia Linciano, responsabile dell’Ufficio Studi Economici della Consob nel webinar di Banca d’Italia con Soroptomist per l’educazione finanziaria delle donne. Forse complice di questa statistica “una minore attitudine al rischio finanziario” come dichiarato dalla vicedirettrice generale di Banca d’Italia, Alessandra Perrazzelli che miete vittime anche tra le imprenditrici e spiega il loro minor accesso al credito. Una fotografia che impensierisce e la cui genesi dolosa parte dalla famiglia, “dove alcuni discorsi si fanno meno con le ragazze” come ha puntualizzato Annamaria Lusardi, direttrice del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attivita’ di educazione finanziaria.

Meno resilienti e più in ansia: tutto quello che una certa vulgata della crisi Covid ha raccontato del femminile sembra esser stato sconfessato dai numeri di questa recente indagine di Banca d’Italia. Esiste nelle donne una resistenza a cambiare? Esiste un comodo comfort nei ruoli stereotipati? Forse per alcune donne si. Forse più verosimile è che per tante, troppe sia la dipendenza economica il bavaglio alla libertà. Parte dal lavoro full time, non part, non a zone, non a stagioni, non smart né smack, la possibilità di alzare quella misera percentuale del 26%. Prima i soldi, poi gli stereotipi. Arriva solo dopo la possibilità di non comprare un giocattolo per la pulizia domestica con la foto di una bimba che imbraccia lo ‘scopettone’ o di una ferrovia per un maschietto intento a fare il progettista. Ebbene no, le donne non hanno il gene dell’aspirapolvere, ma devono guadagnare abbastanza, e siamo ai fondamentali, per comprarne una senza chiedere al partner. 


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