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Comunali Roma, nessun accordo nel centrosinistra sulle primarie

La coalizione di centrosinistra si è riunita per la prima volta attorno a un tavolo per discutere della candidatura a sindaco di Roma in vista delle elezioni del 2021

Pubblicato:15-10-2020 06:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:03
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di Emiliano Pretto e Marco Tribuzi

ROMA – Primarie ‘ni’. La coalizione di centrosinistra, che ieri sera si è riunita per la prima volta attorno a un tavolo per discutere della candidatura a sindaco di Roma in vista delle elezioni del 2021, non ha ancora trovato un accordo sulle primarie. Alla riunione, convocata dal segretario capitolino del PD, Andrea Casu, erano presenti i capogruppo in Campidoglio del centrosinistra (il Dem Giulio Pelonzi e Svetlana Celli della lista civica), i quattro presidenti di Municipio governati dalla coalizione (Sabrina Alfonsi, Francesca Del Bello, Giovanni Caudo e Amedeo Ciaccheri) e i delegati di Italia Viva (Marco Cappa), Azione (Flavia Di Gregorio), Radicali (Simone Sapienza), Articolo 1 (Piero Latino), e Sinistra Italiana (Adriano Labbucci). 

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Il PD ha ribadito di volere far svolgere le primarie e di essere pronto ad organizzarle anche in modalità on line se il covid non le permettesse in presenza. Una linea non condivisa da altri, in particolare Azione, Italia Viva e Articolo 1. Dubbi anche da parte dei Radicali che chiedono un nuovo modello con regole certe. “Per noi- avrebbe detto al tavolo l’esponente del movimento di Calenda, Flavia Di Gregorio- le primarie sono uno strumento sbagliato. Roma è un grande tema nazionale per questo serve un incontro tra i segretari nazionali dei partiti che formano la coalizione su Roma. Serve un confronto ampio sul programma e sulla persona che possa realizzarlo”. Per Italia Viva la contrarietà non è solo sul metodo ma anche politica, perché per i renziani, che hanno ribadito il loro no a un accordo con Raggi e i 5 stelle, Carlo Calenda è il migliore tra i candidati in campo (anche se per ora il leader di Azione non ha sciolto la riserva). 

Invece, è favorevole alle primarie il movimento civico di sinistra Liberare Roma: “Le primarie sono uno strumento fondativo del nostro popolo. Subito a lavoro per un percorso a tappe serrate. Siamo in campo- ha detto al tavolo Amedeo Ciaccheri- È un fatto importante che sia nato il coordinamento operativo della Alleanza progressista per Roma. Bene che il profilo dell’alleanza sia civica e progressista. Ora a lavoro su programma condiviso. Le primarie sono uno strumento fondativo del nostro popolo. Subito a lavoro per un percorso a tappe serrate. Siamo in campo”.

Con ogni probabilità il tavolo si aggiornerà la prossima settimana per raggiungere un accordo. “Il clima è positivo- ha spiegato uno dei partecipanti- non c’è divisione ma restano titubanze che rivelano la volontà di qualcuno di non volere le primarie. Ad alcuni piacerebbe decidere seduti attorno a un tavolo in pochi”.

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