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Detenuto colto da infarto a Melfi, salvato dal “pronto intervento” degli agenti della penitenziaria

Deve la sua vita agli agenti della Polizia Penitenziaria del carcere di Melfi il detenuto che ha accusato un malore lo scorso 13 ottobre

Pubblicato:15-10-2019 16:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:50
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POTENZA – Gli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Melfi hanno salvato la vita a un detenuto colpito da infarto. A darne notizia è la Fp Cgil di Potenza, che sottolinea il “pronto intervento” degli agenti “nonostante le ormai note carenze di organico del personale di polizia penitenziaria che determinano condizioni lavorative difficili in tutte le carceri italiane e anche negli istituti penitenziari della nostra regione”.

L’episodio si è verificato la notte del 13 ottobre scorso. “Il detenuto – racconta il sindacato – è stato trasportato celermente prima al nosocomio melfitano e poi al San Carlo di Potenza dove ha subito un urgentissimo intervento chirurgico. Solo grazie a quei pochissimi agenti in turno che non hanno esitato di fronte a una situazione di estrema urgenza e al coordinamento della neo direttrice Maria Consiglia Affatato oggi l’uomo sta bene”.

Secondo i dati dell’organizzazione sindacale, sono circa 200 i detenuti del carcere i Melfi e solo 120 gli agenti di polizia penitenziaria, che di notte si riducono a sole 6/7 unità, “costretti a effettuare turni massacranti di 12 ore, seguiti da 4 ore di riposo e da 8 ore di servizio notturno. Situazione non più tollerabile – denuncia la Fp Cgil di Potenza – a causa della grave carenza di organico, da noi più volte evidenziata, che si aggira intorno al 30% e che non può che determinare le precarie condizioni in cui espletano la loro attività i nostri agenti di polizia penitenziaria”.


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