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La poetessa Vivinetto denuncia: “Io, prof licenziata perché transessuale”

La vincitrice del Premio Viareggio insegnava all'istituto paritario Kennedy di Roma

Pubblicato:15-10-2019 14:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:49

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ROMA – Licenziata perché transessuale. E’ la denuncia della poetessa Giovanna Cristina Vivinetto, fino a ieri insegnante di letteratura italiana al triennio del liceo linguistico dell’istituto paritario Kennedy di Roma, dove era stata assunta lo scorso 23 settembre.

In un lungo sfogo su Facebook, la vincitrice del Premio Viareggio opera prima per la poesia con ‘Dolore minimo’ (Interlinea) ha scritto: “Dopo appena due settimane di servizio, ieri la scuola paritaria mi ha licenziata in tronco, con motivazioni confuse e poco credibili come: sono indietro col programma, spiego troppo velocemente, non riesco a farmi rispettare dai ragazzi, non ho la tempra del docente perché, per ‘vocazione’, sono una poeta tout court. Ora, dopo cinque anni di studi letterari e tutta l’esperienza fatta da oratrice nel corso gli ultimi due anni in giro per l’Italia, vi immaginate mentre spiego gli ‘Inni sacri’ e le tre edizioni dei ‘Promessi sposi’ di Manzoni e nel frattempo parlo di tutt’altro passando di palo in frasca? Senza contare che i ragazzi in classe mi hanno sempre riferito giudizi entusiastici, venivano da me per confidarmi i loro problemi, gli eventi di ‘bullismo’ dentro la scuola, i loro desideri e aspirazioni. Volevano leggere le mie poesie, scriverne di loro pugno. Uno di loro è venuto a portarmi il suo prezioso quaderno con tutte le sue poesie scritte a mano”.

“Credo in sostanza che le motivazioni di questo gesto, ai miei occhi imprevisto, ingiustificato e imprevedibile, risiedano altrove- ha continuato Vivinetto- ma non voglio indagare questo altrove. Probabilmente c’entra il fatto che io sia una donna transessuale, e questo sarebbe molto più triste e ingiusto”. Vivinetto ha poi aggiunto che “prima di essere assunta, c’era stato un serrato confronto tra la preside (che non mi voleva e che mi ha licenziata) e la proprietaria della scuola (che invece puntava sulla mia assunzione e fino a ieri è stata indecisa se tenermi ancora)”. La scuola, contattata dall’agenzia Dire, ha preferito non commentare la notizia e lo sfogo della ex docente.


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