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Giornata nazionale dell’Ordine di Malta, i volontari: “Siamo al servizio degli ultimi”

Sabato 13 ottobre per la prima volta è stato celebrato il fondatore dell'Ordine di Malta, Beato Gerardo

Pubblicato:15-10-2018 16:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:40

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ROMA – Ottantamila volontari permanenti in tutto il mondo – di cui 9mila solo in Italia – 42mila dipendenti tra cui medici, paramedici, assistenti sociali, esperti in soccorso d’emergenza. Poi Corpi di volontari in 33 Paesi, 20 ospedali, 111 case per anziani, 1.500 ambulatori e posti di pronto soccorso: questo è il Sovrano militare Ordine di Malta nel mondo, che il 13 ottobre ha festeggiato in Italia la prima Giornata nazionale dedicata al suo fondatore, Beato Gerardo.

Per far conoscere le varie attività di un organismo quasi millenario, in undici città italiane sono state allestite tende attrezzate, dove i cittadini hanno potuto farsi misurare gratuitamente la pressione e avere un colloquio orientativo con un medico. Due i punti previsti a Roma, in piazza del Popolo e in piazza San Silvestro. Per l’occasione, presente anche il Gran Maestro Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto.

“Abbiamo deciso di aprire questi gazebo, ora in poche sedi poi via via in tutta Italia, per fare conoscere alla gente le attività dell’Ordine. Di solito si crede che si tratti di un organismo particolare, mentre invece è importante ricordare che siamo al servizio della gente povera e di chi ha più bisogno”, ha spiegato alla ‘Dire’ Andreina Valenti, dama di grazia magistrale del Sovrano ordine, presente a uno dei due punti informativi di Roma. Dall’assistenza alle categorie fragili – anziani, malati, disabili, senza fissa dimora – agli interventi in aree d’emergenza, come quello ai terremotati o ai migranti arrivati via mare, il lavoro dell’Ordine è basato sul volontariato: “Abbiamo poche ore libere? E’ il momento di metterle a disposizione della povera gente. Si dà uno, si riceve cento” ha aggiunto Valenti. 


 

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“Oggi i nostri medici e infermieri sono qui per prendere la pressione e dare consigli se necessario, come facciamo quotidianamente”, ha dichiarato ancora alla ‘Dire’ Barbara Pinto Folicaldi, soccorritore volontario da 32 anni, che ha quindi descritto l’organizzazione dell’Ordine a livello nazionale: “In Italia siamo divisi in varie strutture, per essere il più ramificati possibile. Ci sono i Gran priorati e le delegazioni, che sul territorio raggiungono i bisognosi con mense, distribuzione di pasti e vestiti, e poi c’è il Cisom (‘Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine Di Malta’) che si occupa di protezione civile e servizi sanitari. Facciamo parte della colonna mobile del dipartimento della Protezione civile, quindi in caso di emergenza siamo pronti a partire, e infine abbiamo il Corpo militare, che è a tutti gli effetti parte dell’Esercito italiano, che viene impiegato per la parte ospedaliera”. Sono 150 i gruppi e le sezioni del Cisom a livello nazionale, 7 i reparti del Corpo militare ausiliario dell’Esercito italiano e 14 gli Ambulatori specialistici.

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