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Mozione bipartisan alla Camera: “Più treni per Genova. Stop a isolamento della Liguria”

Oggi, infatti, dal capoluogo ligure, si legge nel documento, “si raggiungono le più importanti città limitrofe (Firenze, Roma, Milano, Torino, Nizza) con materiale rotabile in prevalenza obsoleto e con tempi di percorrenza lontani anni luce dalle normali prestazioni di un moderno trasporto ferroviario”

Pubblicato:15-10-2015 13:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:38

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TrenoGENOVA – Stop all’isolamento ferroviario di Genova e della Liguria. E’ questo lo spirito della mozione presentata alla Camera dei Deputati dai parlamentari- molti dei quali tutti liguri- Mario Tullo, Mara Carocci, Franco Vazio, Lorenzo Basso, Raffaella Mariani, Anna Giacobbe, Marco Meloni, e David Ermini (Pd), Roberta Oliaro (Scelta civica), Sandro Biasotti (Forza Italia), Luca Pastorino (civatiano del Gruppo misto) e Stefano Quaranta (Sel). Nel documento si sottolinea come il capoluogo ligure sia tagliato fuori dai “due grossi rami” dell’alta velocità ferroviaria “che vanno da Torino a Trieste e da Milano al Sud del Paese”. Tanto che Genova, scrivono i proponenti della mozione, “rimane praticamente isolata” dal resto d’Italia. Oggi, infatti, dal capoluogo ligure, si legge nel documento, “si raggiungono le più importanti città limitrofe (Firenze, Roma, Milano, Torino, Nizza) con materiale rotabile in prevalenza obsoleto e- sottolineano- con tempi di percorrenza lontani anni luce dalle normali prestazioni di un moderno trasporto ferroviario”. A quanto si legge nella mozione infatti “le velocità medie commerciali” di tali convogli sono “inferiori a 80 km/h per gli intercity con punte di 100 km/h per i Frecciabianca”. Le percorrenze, precisano i parlamentari, “in molti casi, sono addirittura superiori a quanto si era già conseguito venti o trenta anni fa”.

Una situazione che “limita la mobilità dei cittadini genovesi e liguri”, tanto che “il Comune di Genova e la Regione Liguria stanno valutando le proposte contenute nel piano predisposto dall’Istituto internazionale delle comunicazioni e, in particolare, l’ipotesi di un treno veloce che colleghi Savona, Genova, La Spezia a Roma passando per Firenze”. Secondo questo studio, spiegano ancora i promotori della mozione “Trenitalia riceverà entro fine anno ventotto treni di ultima generazione, gli Etr-1000 e si renderanno così disponibili gli ETR 500 e 470, il cosiddetto Pendolino, che potrebbero essere spostati dall’alta velocità ad altre tratte, in primo luogo Genova, da dove con un treno di tale capacità- si legge- si può raggiungere Roma in poco più di tre ore, passando per Firenze, e creando un’offerta effettivamente complementare all’aereo”.

E così i parlamentari che hanno sottoscritto la mozione chiedono al governo “di promuovere, prima che sia definito il nuovo orario ferroviario, in accordo con il Comune di Genova, con la Regione Liguria e con Trenitalia, un piano della mobilità ferroviaria finalizzato a trasformare gli attuali collegamenti che interessano Savona, Genova, La Spezia in collegamenti veloci, fissando- continua il documento- obiettivi tecnicamente raggiungibili in tempi brevi sul tracciato attuale”. Oltre a questo, al governo, si chiede anche di “finalizzare il piano all’obiettivo di ottimizzare gli orari, scegliendo accuratamente le stazioni e sopprimendo le soste intermedie con linee frequenti e dirette, senza cambi intermedi”.


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