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BOLOGNA – Sono stati trovati senza vita i corpi di Susanna Recchia e della sua bambina di 3 anni. Erano su un isolotto nel fiume Piave, a due chilometri a valle dal ponte di Vidor, nella provincia di Treviso. La donna, di 45 anni, era scomparsa da casa venerdì sera, 13 settembre, portando con sè la bambina di tre anni, che soffre di epilessia. In una lettera d’addio di cinque pagine ritrovata in casa dal compagno, con cui era in corso una separazione, la donna ha scritto di volersi uccidere. L’auto della donna, una Tiguan, era stata ritrovata nel tardo pomeriggio di ieri, sabato, in un parcheggio al limitare del paese di Covolo: a poche decine di metri c’è il ponte di Vidor, che attraversa il fiume Piave. La zona è la stessa dell’abbazia di Vidor, dove alla fine di giugno è morto tragicamente in circostanze misteriose Alex Marangon, il giovane veneziano che stava partecipando a una riunione sciamanica. In queste ore sono in corso ricerche nella zona del fiume, nella speranza di trovare la donna e la bambina ancora vive.
Ad accorgersi della scomparsa di Susanna Recchia era stato il compagno della donna, che sabato mattina era andato a casa di lei a Miane per prendere la figlia: i due avevano appuntamento per le 8.15. Susanna, alle 18 di venerdì, gli aveva scritto di venire a quell’ora. In casa, però, l’uomo non aveva trovato nessuno ma si è trovato di fronte ad una lettera d’addio in cinque pagine in cui la donna annunciava intenzioni suicide. Uscendo, Susanna non aveva portato con sè nè il cellulare nè i documenti, ma aveva portato, invece, i farmaci salvavita per la bambina. L’uomo, trovata la lettera d’addio, aveva dato immediatamente l’allarme non appena ritrovata la lettera. Le ricerche sono partite subito e la Prefettura di Treviso ha attivato il protocollo per le persone scomparse, diffondendo le informazioni e la foto della donna. Dopo il ritrovamento dell’auto, vuota e senza alcun elemento utile alle indagini, le ricerche si sono concentrate nella zona di Covolo, come ha spiegato l’assessore alla Protezione civile del Veneto, Gianpaolo Bottacin. Gli inquirenti stanno vagliando anche le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, per vedere se hanno registrato o ripreso la donna e la bambina.
Susanna Recchia, che dalle foto di Facebook appare come una donna bella e sorridente, aveva 45 anni e di professione faceva l’igienista dentale. Aveva altri tre figli oltre alla piccola di tre anni che avrebbe portato con sè nell’intento di compiere un gesto disperato. Gli altri tre figli li ha avuti in una relazione precedente. La piccola di tre anni, invece, l’aveva avuta con un nuovo compagno. Sarebbe stata la fine di quest’ultima storia d’amore che l’avrebbe spinta alla volontà di togliersi la vita.
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