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Pure i “ghepardi” del Benin nella tana delle nazionali africane

Cambia il soprannome della squadra di calcio: ne serve uno più evocativo (mentre nel nord colpiscono i miliziani islamisti)

Pubblicato:15-09-2022 17:22
Ultimo aggiornamento:15-09-2022 17:22

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(Foto dal profilo Twitter della Fédération Béninoise de Football)

ROMA – Dopo pantere, licaoni, stalloni e leoni indomabili scendono in campo i ghepardi. Sono i calciatori della nazionale del Benin, che d’ora in poi non si chiameranno piu’ scoiattoli ma avranno “un nome evocativo e rispettabile”, ha annunciato il presidente federale Mathurin de Chacus.

SCARTATO IL PITONE, CHE PURE NEL PAESE HA UN TEMPIO DEDICATO

Pare che la scelta non sia stata facile. Ci sarebbero voluti circa 14 anni, passando per un “comitato per il cambiamento del nome della nazionale” e “un’ampia consultazione”. Scartato a malincuore il pitone, che in Benin è così rispettato e temuto da avere un tempio dedicato, si è optato per l’animale terrestre piu’ veloce di tutti, con falcate da otto metri l’una, capace di scattare a 112 chilometri orari. Quel che serve al piccolo Benin per infilarsi nella tana delle nazionali africane, popolata da elefanti, volpi del deserto, zebre, generiche “bestie feroci” (Repubblica Centrafricana) e persino dodo (quelli di Mauritius, anche se la specie è estinta).
La mancata qualificazione ai Mondiali del Qatar non è però l’unico problema del Paese. Nelle regioni del nord si sono intensificate le incursioni di gruppi jihadisti provenienti dalle regioni aride del Sahel, almeno 20 dirette contro postazioni della polizia e dell’esercito solo nel 2021. Il capo di Stato Patrice Talon ha chiesto al suo omologo francese Emmanuel Macron, in visita nella capitale Cotonou a luglio, l’invio di droni e altri equipaggiamenti militari.


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