NEWS:

L’Ue vuole chiudere i mercati ai prodotti frutto di lavoro forzato

La proposta della Commissione, Dombrovskis: "Basta a questa forma di schiavitù moderna"

Pubblicato:15-09-2022 13:56
Ultimo aggiornamento:15-09-2022 13:56
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Dal nostro inviato, Alessio Pisanò

STRASBURGO – La Commissione Europea ha presentato una proposta per escludere dal mercato europeo tutti i prodotti realizzati attraverso forme di lavoro forzato. “Questa proposta farà la differenza nel contrastare la schiavitù moderna: il nostro obiettivo è eliminare dal mercato Ue tutti i prodotti derivanti da lavoro forzato, indipendentemente dal luogo di provenienza”, ha affermato il commissario Ue al Commercio Valdis Dombrovskis.

Saranno autorità doganali degli Stati membri le responsabili dell’applicazione delle norme alle frontiere dell’Ue. Per rintracciare i mercati o le catene di produzione che si servono del lavoro forzato queste ultime potranno servirsi dei contributi della società civile, di una banca dati dei rischi di lavoro forzato incentrata su specifici prodotti e aree geografiche e degli obblighi di diligenza a carico delle imprese.


Lo strumento proposto dalla Commissione prevede che le autorità nazionali degli Stati Membri abbiano facoltà di ritirare dal mercato prodotti a seguito di un’investigazione. Nell’applicazione della misura la Commissione propone di usare un approccio proporzionale: le autorità doganali dovranno tenere in considerazione le dimensioni e le risorse delle aziende interessate e l’entità del rischio di lavoro forzato. La proposta sarà discussa e votata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Ue.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it