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Di Alessio Pisanò
BRUXELLES – Il Parlamento europeo ha approvato con 505 voti a favore, 92 contrari e 44 astensioni il testo definitivo della direttiva che garantisce l’accesso di tutti i lavoratori dell’Ue a un salario minimo garantito.
I Paesi Ue, tra cui l’Italia, in cui il salario minimo gode già di protezione, grazie a una contrattazione collettiva che copre almeno l’80% dei rapporti di lavoro, non sono tenuti a introdurre queste norme ma, laddove un salario minimo sia fissato a livello nazionale, il testo prevede che i Paesi Ue lo determinino sulla base di un paniere di beni e servizi a prezzi reali, o che lo fissino al 60% del salario mediano lordo e al 50% del salario medio lordo. Il Consiglio dovrebbe approvare formalmente l’accordo entro settembre, per poi essere recepito dagli Stati nei due anni seguenti.
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