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Sospensioni graduali per i sanitari no vax in Valle d’Aosta. Cgil: “Nessun disservizio”

Saranno 50 i dipendenti che resteranno a casa senza stipendio

Pubblicato:15-09-2021 15:12
Ultimo aggiornamento:15-09-2021 15:12
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medici covid coronavirus
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AOSTA – L’Usl della Valle d’Aosta “ci ha riferito che le sospensioni avverranno gradualmente, le richieste di sospensione sono già pronte e protocollate e partiranno a breve, a partire dal personale non vaccinato che è già immediatamente sostituibile con altre risorse“. Lo riferisce, parlando alla ‘Dire’, il segretario regionale della Funzione pubblica Cgil Pietro Trovero al termine dell’incontro tra i sindacati e i vertici dell’Usl, avvenuto in mattinata. “L’azienda ci ha assicurato che le sospensioni non andranno a creare disservizi sugli utenti e che non peseranno sul personale che rimarrà in servizio. Ora- aggiunge Trovero- non ci resta che vigilare affinché il tutto si svolga senza grosse problematiche”.

Come previsto dalla normativa, i 50 dipendenti che verranno sospesi (l’unico medico coinvolto dalla procedura ed un infermiere hanno provveduto a mettersi in regola) rimarranno a casa senza stipendio. Riguardo alle nuove assunzioni, sono state sollevate alcune criticità nel sostituire i cinque tecnici di radiologia, i 12 operatori sociosanitari (per questi ultimi si ricorrerà alle agenzie di somministrazione) e i 21 infermieri che verranno sospesi. “Sulla sostituzione del personale infermierisitico- specifica Trovero- ci è stato riferito che tra i famosi partecipanti al concorso, il cui ostacolo è la prova di francese, c’è un numero di candidati che l’ha superata e che sarebbe pronto ad essere assunto, tale numero non è comunque sufficiente a sostituire tutte le risorse che verranno sospese”.


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