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Festival della Filosofia, Galimberti: “L’etica non funziona più, è patetica”

E' uno scenario buio quello descritto dal noto filosofo e psicoanalista Umberto Galimberti che ha anticipato alcuni argomenti della sua lezione in programma in piazza Grande

Pubblicato:15-09-2019 10:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:42
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MODENA – “Oggi la politica non e’ piu’ il luogo della decisione, come la intendeva Platone, ma si limita a seguire l’economia e questa a sua volta rincorre la tecnica. Comanda l”apparato’ tecnologico e non si esce da questa condizione. La rivoluzione? No, non e’ possibile: oggi ‘servo e padrone’ sono dalla stessa parte, dall’altra c’e’ il mercato”. E’ uno scenario buio quello descritto dal noto filosofo e psicoanalista Umberto Galimberti che in sala stampa, al Palazzo dei Musei di Modena, ha anticipato ai giornalisti alcuni argomenti della sua lezione in programma in piazza Grande su ‘La persona. Siamo uno o siamo molti?’.

Siamo persone quindi? “Siamo burattini– risponde Garimberti- La nostra parte irrazionale viene continuamente espunta dal sistema. Desideri, dubbi, domande non sono ammesse e l’uomo viene messo da parte. L’etica non funziona più, è patetica”. Il confronto tra il singolo e la societa’ ha due impostazioni interpretative storiche: “quella greca in cui viene prima la societa’ e quella cristiana che assegna il primato all’individualita’”. E’ da questa impostazione cristiana che vengono “individualismo e narcisismo. Ma oggi la persona e’ destrutturata. Tutti obbediamo ad ordini determinati da una responsabilita’ solo verticale-nazista verso i nostri capi”.

La tecnica ha invaso ogni campo e sta espellendo l’uomo, le sue domande, tutto cio’ che “non risponde alla razionalita’ pura che l’uomo non ha mai avuto” e questo accade in ogni ambito della vita. “Chi ce la fa ancora a riconoscere se stesso?”. Magari ci si prova durante le vacanze o nel fine settimana, “poi il lunedi si torna al lavoro e ormai si lavora sempre”.


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