BOLOGNA – Nuovo caso di malaria in provincia di Bologna: dopo il caso della 18enne incinta ricoverata in Rianimazione all’ospedale Maggiore, ora un nuovo caso viene segnalato da Imola. L’altra sera, fa infatti sapere l’Ausl di Imola, “una bambina di cinque anni, di origine straniera ma residente nel Circondario imolese, si è presentata alle 19.15 al Pronto soccorso pediatrico, su invio del pediatra” e i medici, visto che i sintomi “potevano essere attribuiti ad infezione malarica, hanno inviato alle 19.30 i campioni al Laboratorio unico metropolitano”, che ha “confermato la presenza di Plasmodium vivax, una specie molto meno aggressiva del P. Falciparum”. La bambina è stata poi trasferita al Sant’Orsola nel primo pomeriggio di ieri “in condizioni non critiche”, e il dipartimento di Igiene pubblica dell’Ausl imolese “ha avviato già in mattinata l’indagine epidemiologica”, da cui è emerso che la bimba “è rientrata da alcuni mesi da un viaggio nel Paese d’origine, dove avrebbe verosimilmente contratto la malattia. Il P. Vivax, infatti, può avere un’incubazione di diversi mesi“.
Sul caso interviene il consigliere regionale della Lega nord Daniele Marchetti, che invita ad “alzare il livello di guardia, perché sono numerosi i casi di malaria accertati in questi ultimi anni in regione, e nella maggior parte dei casi si tratta di cittadini stranieri che al ritorno dal loro Paese d’origine presentano i sintomi della malattia”. Sul punto, l’esponente del Carroccio ricorda che “esiste una profilassi che deve essere accompagnata da adeguati comportamenti quando si visita un’area endemica ma purtroppo, da quel che ci risulta, spesso i soggetti infettati non hanno prestato la dovuta attenzione”. Per questo Marchetti chiede di “capire quali azioni vengono messe in campo per arginare il virus, per garantire la massima sicurezza a tutti i cittadini del nostro territorio”.
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