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Lavoro, Bonaccini: “La morte dell’operaio a Piacenza è inaccettabile”

Il governatore: "Ora si accertino fino in fondo le responsabilità"

Pubblicato:15-09-2016 10:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:04

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lavoro_edilizia_crisi_disoccupazionePIACENZA – “Non e’ accettabile si muoia manifestando. Si accertino fino in fondo responsabilita’. Vicini ai familiari dell’operaio deceduto a Piacenza”. Cosi’ su Twitter il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo l’investimento fatale, da parte di un tir, di un facchino impegnato in un picchetto.

LAVORO. FACCHINO UCCISO A PIACENZA, “IL MINISTRO SPIEGHI”

Reazioni di sconcerto nella politica, e interrogazioni parlamentari, per il lavoratore ucciso durante un picchetto a Piacenza. Durante lo sciopero dei lavoratori della Seam, azienda appaltatrice del colosso Gls, il picchetto e’ stato forzato da un camion. Un lavoratore egiziano iscritto al sindacato Usb, Abdesselem el Danaf, padre di cinque figli, e’ stato travolto e ucciso, un altro e’ rimasto ferito. L’autista del camion e’ poi sfuggito, per un soffio, al linciaggio degli altri operai, prima di essere fermato dalla Polizia con l’accusa di omicidio stradale. “Proprio durante l’azione di sciopero, un lavoratore, padre di cinque figli e impiegato nell’azienda dal 2003, e’ stato assassinato, sotto lo sguardo degli agenti di Polizia, da un camion in corso che ha forzato il blocco”, riporta l‘Usb in una nota. La stessa sigla sostiene che il conducente del camion e’ stato incitato da “un addetto vicino all’azienda” a forzare il picchetto: “Gli urlavano ‘parti, vai'”.

Lo sciopero era stato indetto nell’ambito di una vertenza con l’azienda sulle assunzioni dei precari a tempo determinato. Dalle 11, a Piacenza, e’ in corso una conferenza stampa davanti al magazzino Gls, mentre a Bologna, dalle 17, e’ programmato un presidio in Prefettura, in Piazza Roosevelt.


Intanto, intervengono le forze politiche. Giovanni Paglia, parlamentare di Sinistra Italiana, insieme con Igor Taruffi e Yuri Torri, consiglieri regionali Sel alla Regione Emilia-Romagna, evidenziano: “Questa notte a Piacenza un lavoratore che lottava per i propri diritti e’ rimasto ucciso. Questo e’ un fatto, com’e’ un fatto che cio’ sia accaduto alla presenza delle Forze dell’ordine che non l’hanno impedito. Su questo presenteremo un’interrogazione al ministro dell’Interno e alla Giunta regionale”. Concludono Paglia, Taruffi e Torri: “Siamo da sempre vicini ai lavoratori della logistica, ultimo anello di una catena di sfruttamento sempre crescente. Oggi ci uniamo al dolore della famiglia, dei compagni di lavoro e del sindacato Usb a cui il lavoratore era iscritto”.

PIACENZA, REGIONE PREOCCUPATA: RISCHIO TENSIONI

“Esprimiamo profondo cordoglio per la scomparsa di una persona che stava tutelando il proprio e l’altrui posto di lavoro. Le dinamiche saranno accertate dalle autorita’ competenti e chiediamo vengano accertate le responsabilita’. Ma non nascondiamo la preoccupazione per il rischio che si creino situazioni di tensione che possano sfuggire alle civili relazioni che sempre devono esserci nei casi di vertenze aziendali, anche nelle piu’ difficili”. Queste le parole degli assessori regionali Palma Costi (Attivita’ produttive) e Patrizio Bianchi (Lavoro) sull’operaio travolto e ucciso da un camion durante un picchetto a Piacenza.
“Come Regione- continuano i due assessori- operiamo affinche’ prevalga sempre il senso di responsabilita’ di ogni parte in causa, e continueremo a farlo. Il nostro appello e’ che si assuma tutti un forte e coerente atteggiamento di responsabilita’ sociale, perche’ nessuna ragione puo’ mai portare alla perdita di vite umane”.

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