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Web, Garante per la Privacy: “Capire le responsabilità”

"Non rassegnarsi alla rete discarica di insulti e odio"

Pubblicato:15-09-2016 10:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:04

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Minori e webROMA – “È un dovere capire le responsabilita’. Sollecitare immediate risposte delle autorita’. Chiedere ai gestori una collaborazione vera. Ma tutto questo non basta. La sfida vera e’ non rassegnarsi a una Rete discarica di insulti, di istigazioni all’odio, di giudizi liquidatori, di piccole e grandi cattiverie”. Antonello Soro, Garante per la Privacy, in un’intervista ad Avvenire, riflette sulla storia triste di Tiziana e sulla follia di Rimini. Poi arriva al punto: “Giusto e importante imporre la rimozione di contenuti, pretendere verita’… Ma cosi’ arriviamo sempre tardi; cosi’ possiamo limitare i danni, non evitare disastri.

Puoi far rimuovere un filmato, puoi far cancellare una frase, ma magari un numero infinito di persone puo’ gia’ aver ‘catturato’ e rilanciato quel filmato. La repressione da sola non basta, ora serve investire sull’educazione in maniera decisa. Bisogna spiegare limiti e opportunita’ della Rete, aprire una riflessione larga sul male e sul bene che prende forma dietro internet”.
Poi il Garante si appella direttamente ai giovani: “Riflettete sui rischi, fatelo sempre, senza essere mai superficiali. Il rispetto della dignita’ della persona e’ un bene prezioso. Per difenderlo serve intelligenza, non repressione”.

CYBERBULLISMO. MARGIOTTA (PD): LEGGE PER CONTRASTO DEL FENOMENO


ROMA – “La legge per il contrasto del cyberbullismo, all’esame della Camera, rappresenta uno strumento idoneo per intervenire su un tema che va affrontato in una doppia ottica, quella della prevenzione e quella della punizione dei responsabili.

La vicenda di Tiziana, la donna che ha deciso di compiere il gesto estremo perche’ denigrata sulla Rete a causa di alcuni video privati circolati a sua insaputa, ha mostrato a tutti quanto puo’ essere feroce l’azione dei bulli e, piu’ in generale, di chi si nasconde dietro l’anonimato del web. Chi in queste ore agita la bandiera del bavaglio e della censura sta commettendo un errore grave: affossare questa legge equivale ad affossare la tutela di centinaia di persone, minori e non”. Lo dice il senatore Pd Salvatore Margiotta.

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