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Blitz della Rete degli studenti medi davanti al Miur: “Buttiamo giù il muro della ‘Buona scuola’”

Siamo contrari alla legge sulla 'Buona scuola' perché ne vogliamo una totalmente nuova dove apprendimento, didattica e studente siano realmente al centro

Pubblicato:15-09-2015 08:24
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:33

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studenti protesta miurROMA – Blitz della Rete degli studenti medi che, davanti al ministero dell’Istruzione a Roma, hanno buttato giù il muro della ‘Buona scuola‘ per ricostruire il futuro.

“Oggi, già dal primo giorno di scuola, siamo di fronte al Ministero dell’Istruzione come saremo di fronte a tantissime scuole di tutto il Paese per lanciare la nostra mobilitazione fin dall’inizio. Siamo contrari alla legge 107/15 perché vogliamo una scuola totalmente nuova dove l’apprendimento, la didattica e lo studente siano realmente al centro: non una scuola-azienda, diseguale e selettiva, ma invece una scuola che punti a portare ciascuno al successo formativo, una scuola che sia costruita sulla democrazia, sull’integrazione e sull’inclusione di tutti, attraverso il diritto allo studio, il potenziamento dei servizi per gli studenti e la partecipazione”. Cosi’ Alberto Irone, portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi.

“Chiediamo da anni- aggiunge- che la scuola diventi un motore di cambiamento sociale, un centro civico, uno spazio d’aggregazione che sappia governare le complessità tutelando le differenze, che realizzi l’eguaglianza sostanziale valorizzando le diversità di ciascuno di noi. Mai come in questo momento storico crediamo che l’istruzione rappresenti l’arma più potente per cambiare il mondo e, nel nostro piccolo, la nostra Europa, in cui assistiamo ancora increduli all’innalzarsi di muri costruiti sull’egoismo, le paure e l’odio e non invece ponti di solidarietà, rispetto per il diverso e piena integrazione”.


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Conclude Irone: “Noi questi muri li vogliamo abbattere, per costruire dalle loro macerie una società diversa, una scuola che si ponga l’obiettivo primario, in questa fase storica, di diventare centro educante di comunità che si fondano sul rifiuto del razzismo e della xenofobia. Il diritto allo studio per tutte e tutti e l’innalzamento dei livelli d’istruzione sono rivendicazioni universali ad oggi inascoltate per cui ci siamo battuti nel corso di questi anni. Mai come ora c’è necessità di attuarli per sconfiggere il ritorno dei neo-fascismi e di chi crede che nessuna vera integrazione sia possibile: ognuna di queste rappresenta un altro mattone per il futuro. Another brick for the future”.

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