Getting your Trinity Audio player ready...
|
“In Italia oggi gli over 65 rappresentano il 24% della popolazione e potranno salire al 34% nel 2050”. Lo ha fatto sapere il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione dell’evento a Genova dal titolo ‘Invecchiamento attivo attraverso la prevenzione lungo tutto il corso della vita e l’innovazione’, organizzato in vista della ministeriale del G7 Salute che si svolgerà a ottobre ad Ancona. “Crescono anche i cosiddetti ‘grandi anziani’- ha proseguito Schillaci- Gli scenari demografici prevedono un consistente incremento sia degli ultraottantenni sia degli ultranovantenni. Se non interveniamo, questo invecchiamento determinerà una maggiore incidenza di malattie non trasmissibili, con evidenti ricadute sullo stato di salute e sui costi sanitari. Ecco perché- ha concluso il ministro- dobbiamo promuovere un cambio di paradigma”.
“Oltre 2mila pazienti sottoposti a intervento chirurgico per l’impianto di protesi d’anca, ginocchio o spalla nel corso del 2024. E ancora, più di 100 persone partecipanti alla sperimentazione del trapianto di staminali per la rigenerazione dei dischi intervertebrali”. Sono alcuni numeri dell’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Traumatologia della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, presentati a Genova dal professor Rocco Papalia, direttore dell’Unità di Ortopedia e Traumatologia, in occasione dell’evento del G7 Salute dedicato alle strategie di prevenzione per promuovere una vita sana e un invecchiamento attivo.
In Italia sono circa 3,9 milioni le persone che nel 2022 hanno dichiarato di avere il diabete e le proiezioni indicano che nel 2040 questa percentuale potrebbe arrivare al 10%. I numeri sono contenuti nell’Italian Barometer Diabetes Report ‘Dati sul diabete in Italia’, presentato nel corso del 17esimo Italian Barometer Diabetes Summit 2024. L’evento è stato realizzato su iniziativa della senatrice Daniela Sbrollini, presidente dell’Intergruppo parlamentare obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili: “Il coinvolgimento dei territori e dei decisori locali e l’implementazione degli strumenti di telemedicina- ha detto la senatrice Sbrollini- rappresentano elementi chiave che consentiranno una presa in carico più efficace del paziente”.
“Dell’ayahuasca se ne parla da circa 20 anni. È una droga che necessita di preparazione e viene consumata di solito in gruppo. Si sta pensando di utilizzarla in futuro come trattamento contro la depressione resistente. Ma è ovvio che quando le sostanze vengono usate senza controllo del dosaggio o monitoraggio dell’assunzione, il soggetto può entrare in stati dissociativi che non governa e compiere gesti di cui non è assolutamente consapevole”. A dirlo lo psichiatra Giuseppe Nicolò, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze Patologiche della Asl Rm5, interpellato dalla Dire in merito agli effetti dell’ayahuasca, la radice allucinogena utilizzata nel raduno sciamanico in cui ha perso la vita, per cause ancora da identificare, Alex Marangon, il barista 25enne di Marcon (Venezia) scomparso il 30 giugno e il cui corpo è stato trovato in un isolotto del fiume alle Grave di Ciano il 2 luglio.
Secondo l’Istituto Superiore della Sanità, nel Lazio sono 1,5 milioni le persone che soffrono di disturbi mentali e, fra questi, il disturbo depressivo maggiore rappresenta una delle principali problematiche, con 20mila nuove diagnosi rilevate solo nel 2021 dall’ISTAT. I dati sono emersi in occasione dell’ultimo appuntamento della ‘Johnson & Johnson Week’ dal titolo ‘La Salute Mentale: una sfida per la Regione Lazio’, che si è svolto presso la Sala Tevere della Regione Lazio. Sono sei, intanto, le proposte avanzate dagli esperti del territorio per migliorare la gestione e la presa in carico dei pazienti affetti da disturbi mentali: un tavolo istituzionale regionale; campagne di informazione; rilancio della medicina territoriale; sviluppo di PDTA regionali per le patologie psichiatriche a maggior carico assistenziale; promozione della continuità terapeutico-assistenziale attraverso l’adozione della telemedicina; implementazione di corsi di aggiornamento.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it