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Tg Politico Parlamentare, edizione del 15 luglio 2022

I titoli e il tg politico parlamentare della Dire

Pubblicato:15-07-2022 17:51
Ultimo aggiornamento:15-07-2022 17:51

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GOVERNO, 5 GIORNI PER CONVINCERE DRAGHI A RESTARE 

Cinque giorni per convincere Mario Draghi a restare. Dopo le dimissioni del premier, respinte dal capo dello Stato, nervi tesi tra i partiti di maggioranza per cercare di convincere il premier a sanare la crisi quando mercoledi’ riferirà alle Camere. Una chiamata corale “alla responsabilità” per il bene del Paese arriva dal Pd. Matteo Renzi lancia una petizione per il Draghi bis. Mentre la Lega ancora non si sbilancia sulla richiesta di elezioni subito, come l’alleata di centrodestra Giorgia Meloni secondo la quale la legislatura è al capolinea. Matteo Salvini assicura che il suo partito è al lavoro “per il bene dell’Italia” e ‘intesa con Silvio Berlusconi tuona contro che per i 5 stelle: non c’è piu’ spazio per loro. Intanto è alta tensione nel Movimento guidato da Giuseppe Conte. Circola l’ipotesi di un ritiro dei ministri M5s. E’ bastata solo l’indiscreazione per far spaccare di nuovo i grillini. Assolutamente contrario il ministro Federico D’Incà.

MOSCA BRINDA ALLA CRISI? DI MAIO: LA TESTA DI DRAGHI PER PUTIN

“Via Johnson e Draghi, chi sarà il prossimo?”. Il post sarcastico su Telegram dell’ex presidente russo Dmitri Medvedev sulla crisi di Governo ha creato un’indignazione corale tra le forze politiche. E cosi’ Mosca corre ai ripari. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha assicurato: “Non interferiremo in alcun modo”. Le crisi politiche in Gran Bretagna e in Italia, ha aggiunto, “sono affari interni dei Paesi”. Durissima la replica del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “A me piange il cuore nel vedere che a Mosca ieri stavano brindando. Medvedev brindava perché era stata servita la testa di Draghi su un piatto d’argento a Putin. Anche l’Europa è più debole senza questo governo”. Intanto il portavoce della Commissione Ue per gli Affari Esteri, Peter Stano, ha osservato che è “un fatto che la Russia tenti di destabilizzare l’Unione Europea”. Grande preoccupazione per la situazione del Governo italiano arriva intanto dalla Cei. “Ci auguriamo uno scatto di responsabilità”, ha detto il cardinale Matteo Zuppi, presidente dei Vescovi.

CARO ENERGIA, INFLAZIONE PIÙ PESANTE PER LE FAMIGLIE

E’ allarme inflazione. Secondo i dati definitivi di giugno resi noti dall’Istat, l’inflazione è sempre piu’ pesante per le famiglie e i meno abbienti. Le percentuali salgono su base annua. A giugno l’Inflazione accelera di nuovo salendo ai massimi (+8,0%) dal 1986, quando era al +8,2%. L’accelerazione nel secondo trimestre del 2022 è determinata in buona parte dai beni energetici ma coinvolge anche beni come gli alimenti e, in misura più contenuta, i servizi, ossia cio’ che piu’ colpisce le famiglie. Accelerano i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto. Coldiretti stima che l’impennata dell’inflazione pesa sul carrello della spesa alimentare degli italiani per oltre 8 miliardi in più. L’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne a causa della siccità e del caldo. Sull’inflazione Bankitalia alza la stima al 7,8%, senza gas al 9,3%.


GAS. ARERA: PRODUZIONE ITALIA AL MINIMO STORICO NEL 2021

Nel 2021 il consumo di gas naturale è aumentato a 74,1 miliardi di metri cubi, mentre la produzione nazionale, ha registrato il minimo storico crollando del 16,7% rispetto al 2020, anno in cui aveva già subito una riduzione. E’ quanto emerge dal rapporto Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Il grado di dipendenza dell’Italia dalle forniture estere – si legge – è salito al 93,5% (dal 92,8% del 2020). Nel Rapporto un capitolo è dedicato ai bonus energia per le famiglie: sono 3 milioni quelle raggiunte dal bonus luce e 2 milioni quelli che hanno usufruito del bonus gas. Si specifica che ad oggi per 2,5 milioni di nuclei familiari aventi diritto, in base all’ISEE, ai bonus per l’elettricità e per 1,4 milioni che fruiscono del bonus gas, gli incrementi tariffari sono stati sostanzialmente compensati a partire dall’ultimo trimestre 2021; in altre parole queste famiglie pagano bollette simili a quelle di giugno 2021.

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