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Lupa con radiocollare investita e uccisa da un’auto nei monti Sibillini

Appello a Costa e a Toninelli: "La causa è l'alta velocità, servono i dissuasori"

Pubblicato:15-07-2019 13:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:31
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Nella foto, il momento in cui le è stato messo il radiocollare

ROMA – Ancora un lupo investito da un’auto in un Parco Nazionale: questa volta la vittima della velocità e di una strada insicura all’interno di un’area protetta è stata la lupa di nome Magica, già monitorata dal personale dell’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini grazie ad un radiocollare satellitare donato dal Wwf Italia.

La lupa – spiega una nota – è deceduta il 12 luglio scorso dopo essere stata investita da un’auto alle porte di Visso, nel versante marchigiano del Parco. Già altro esemplare dotato di radiocollare era stato ucciso da un bracconiere. “Gli investimenti stradali, insieme al bracconaggio con lacci e bocconi avvelenati, sono le prime cause di mortalità di lupi nel nostro paese: sono circa 300 ogni anno gli animali uccisi per queste cause, la cui responsabilità, colpevole o involontaria, è sempre dell’uomo”, denuncia l’associazione. Gli investimenti stradali di fauna selvatica “sono sempre più frequenti e il rischio aumenta nelle strade all’interno dei Parchi e Riserve naturali, aree istituite per assicurare la tutela della nostra biodiversità”. Sono in media ben “15.000 gli animali selvatici investiti ogni anno in tutto il Paese (soprattutto mammiferi e uccelli) e si tratta probabilmente di una sottostima, in quanto molti animali non vengono rinvenuti o segnalati”. È quindi “urgente un programma nazionale per mettere in sicurezza le strade all’interno dei nostri Parchi Nazionali per prevenire questi incidenti”.


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Per questo il Wwf si rivolge al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, sollecitando “un accordo tra i due ministeri per mettere in tempi brevi in sicurezza tutte le strade che attraversano i Parchi Nazionali italiani, particolarmente a rischio incidenti”. La competenza della gestione delle strade è dell’Anas e delle Provincie che fino ad oggi per carenza di fondi hanno gestito il problema limitandosi a qualche segnaletica stradale con limiti di velocità teorici. Per il Wwf è quindi “necessario utilizzare le migliori attrezzature e tecniche oggi disponibili per una più efficace prevenzione, come i dissuasori ottici e acustici, da collocare con priorità almeno nelle aree naturali protette dove maggiore è la presenza di fauna selvatica, e prevedendo al contempo adeguati sovrappassi per la fauna, già realizzati regolarmente in molti Paese europei”. Le cause degli investimenti stradali di fauna selvatica sono riconducibili essenzialmente “alla velocità delle auto e all’assenza di sistemi di allerta e dissuasione dell’attraversamento delle strade“, ricorda il Wwf. “Esistono oggi particolari dissuasori ottici ed acustici che potrebbero ridurre molto il rischio di collisione con la fauna selvatica, segnalando l’eventuale pericolo sia gli automobilisti che agli stessi animali, e consentendo alle Regioni di risparmiare milioni di euro per gli indennizzi relativi agli incidenti stradali provocati dalla fauna selvatica- spiega il responsabile specie e habitat del Wwf Italia, Marco Galaverni- Grazie al ricavato del progetto sms ‘SOS Lupo’, il Wwf Italia ha messo in sicurezza decine di chilometri di strade a rischio, dal Piemonte al Molise, ma c’è ancora molto da fare per mettere a tutela tantissime altre aree”.

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