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Germania-Italia 5-2, serata da incubo per Donnarumma: prima la papera, poi litiga con la giornalista

Il portiere azzurro regala il gol del 5-0 e poi battibecca con la giornalista Rai Tiziana Alla, che gli fa notare che non è la prima volta che gli capitano questi errori

Pubblicato:15-06-2022 09:11
Ultimo aggiornamento:15-06-2022 09:13
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gianluigi_donnarumma
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ROMA – “Non ci sono scuse, dobbiamo guardarci in faccia, ripartire e dimostrare che non siamo questi”. È un Gianluigi Donnarumma molto nervoso quello che a fine partita dice la sua sulla sconfitta per 5-2 dell’Italia contro la Germania in Nations League. “Stasera ci è mancato tutto, forse anche per un po’ di stanchezza ma non vogliamo trovare scuse – continua il portiere ai microfoni della Rai – Ci dispiace per i tifosi perché così non va bene, abbiamo fatto degli errori ma dopo gli errori si cresce”.

E certamente tra gli errori va annoverato proprio quello dell’estremo difensore, che regala il 5-0 a Werner sbagliando un passaggio. A questo punto, la giornalista Tiziana Alla lo incalza: “Quello che colpisce, non voglio infierire, è che non è la prima volta che ti capita questo tipo di incertezza“.

Donnarumma replica: “Quando mi è capitato? Con il Real Madrid? Con il fallo? Vabbè, dai… Se vogliamo fare polemiche facciamo polemiche, io faccio un discorso di squadra stasera. Abbiamo fatto tutti degli errori, non c’è nessun colpevole. Se tu vuoi dare la colpa a me, non c’è problema – aggiunge il portiere rivolgendosi alla giornalista Rai -. Sono il capitano e mi prendo le colpe e le mie responsabilità ma vado avanti a testa alta come ho sempre fatto”.


LA PARTITA

Se proprio non si può bocciare, considerata come attenuante l’alto tasso di inesperienza dei debuttanti in campo, la giovane Italia di Roberto Mancini va almeno rimandata a settembre. Almeno. Epperò il 5-2 con cui la Germania batte la Nazionale fa male, perché la figuraccia arriva in un appuntamento ufficiale e non in un’amichevole con vista mare. Perché il carattere manca, al contrario della confusione… Quella sì, tanta.

Alla vigilia ci si preoccupava più dello schieramento, di quanti volti nuovi sarebbero scesi in campo nell’ultimo appuntamento prima delle vacanze. Le ultime uscite degli Azzurri erano state incoraggianti, certo nessuno sperava nel colpaccio a casa loro (e a casa anche di parecchi italiani, va ricordato) ma non ci si aspettava nemmeno la figuraccia del Borussia Park. E invece la macchia c’è. Quanto indelebile, lo capiremo dopo l’estate. Il Ct non mischia le carte, le stravolge. Cambia 9 giocatori rispetto al discreto pareggio di sabato scorso contro l’Inghilterra e schiera Gnonto, Raspadori e Politano nel tridente d’attacco.

L’inizio sembra incoraggiante seppure timido, la prima occasione è di Raspadori e tutto sembra filare liscio. Ma al 10′ comincia la giostra del gol tedesco con Kimmich che, pescato solo a centroarea stoppa di destro, si aggiusta la palla e con il sinistro batte Donnarumma mentre la difesa azzurra resta abbastanza imbambolata. La reazione c’è e al 22′ Cristante sfiora la traversa con un colpo di testa. Gli sprazzi azzurri del primo tempo finiscono qua: al 47′, in pieno recupero, c’è tempo per la spinta di Bastoni su Hofmann. Calcio di rigore trasformato da Gundogan.

La ripresa inizia con Scalvini per Raspadori e Caprari per Frattesi, sembra che i 15 minuti nello spogliatoio abbiano fatto effetto. Ma la Germania colpisce ancora. Spinazzola non riesce a liberare efficacemente sul cross dal lato corto dell’area di Raum, sul rimbalzo della sfera il più veloce è Muller, che batte Donnarumma con una precisa volée di destro. Terzo gol per i tedeschi. E poi il quarto – con una palla precisa di Muller per Gnabry, che di prima la mette in mezzo per Werner – e il quinto – ancora Werner pochi secondi dopo complice l’errore di Donnarumma.

La Germania molla appena, nonostante Stach vada poi vicino a completare la sestina, e si intravede un pezzetto di Italia in mezzo ai flutti. Al 33′ arriva così il gol di Gnonto su respinta di Neuer, che mette la palla sui piedi del classe 2003. Le forze fresche dell’Italia ci mettono un po’ di cuore e Dimarco (entrato da pochi minuti al posto di Spinazzola) da calcio d’angolo va a chiamare Bastoni sul palo più lontano. Scintille di un motore a scoppio ritardato.

I due gol azzurri rendono meno pesante il passivo per l’Italia ma il succo non cambia: è debacle nel punteggio, è un mezzo film dell’orrore per incertezze, errori in difesa seppur di fronte alla solidità della nazionale tedesca, nessuna brillantezza in avanti, nessuno che raggiunga la prestazione decente. Nulla è perduto, dice Mancini a fine gara. Intanto però l’Italia – che dopo le prime tre gare era imbattuta e in testa al Gruppo 3 della Lega A di Nations League – si ritrova ora terza a quota 5 punti dietro alla leader Ungheria (7) che ha battuto 4-0 in trasferta l’Inghilterra, e proprio alla Germania. Figuraccia da analizzare, studiare, archiviare ma non dimenticare. Per la Nations League se ne riparla il 23 settembre contro l’Inghilterra.

MANCINI: “UN PECCATO, MA LA STRADA È QUESTA”

“Un peccato chiudere così” queste prime quattro partite, “ma il gruppo di Nations League è aperto” e la sconfitta contro la Germania “non vanifica nulla”. Così il Ct della Nazionale, Roberto Mancini, al termine del 5-2 del Borussia Park. “Loro sono forti e lo sapevamo, abbiamo concesso troppo – spiega il Ct ai microfoni della Rai – abbiamo fatto anche delle cose buone, ma dispiace anche se nel gruppo resta ancora tutto aperto. Ci sono stati degli errori, altrimenti non si subiscono 5 gol, non abbiamo difeso bene come squadra e certo se poi vuoi recuperare ti esponi al contropiede“.

Per Mancini comunque “questa è la strada, in cui ci sono anche delle difficoltà e partite come questa. Faremo delle cose buone e altre meno buone, ci dispiace chiudere così adesso ma ci sono stati tanti giocatori nuovi che hanno esordito”.

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