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Bologna, l’istituto Salvemini alla presentazione della ricerca ‘Human of rights watch’

L'istituto di Casalecchio di Reno coinvolto in una ricerca internazionale sulle pratiche inclusive

Pubblicato:15-06-2021 11:23
Ultimo aggiornamento:15-06-2021 11:23
Autore:

Human of rights watch
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BOLOGNA – L’istituto ‘Salvemini’ di Casalecchio di Reno (Bologna), in questi ultimi mesi è stato coinvolto in una ricerca internazionale da parte dell’associazione ‘Human of rights watch’ sul tema delle buone partiche inclusive applicate nella scuola durante la pandemia, sia nello scorso anno scolastico, sia in quello attuale. La scuola è stata invitata in videoconferenza alla presentazione della ricerca, oggi, presso la sede delle Nazioni unite a New York in occasione del monitoraggio sulla Convenzione ONU per la tutela dei diritti delle persone con disabilità aperta a tutti i paesi firmatari.

La ricerca ha coinvolto tutto l’istituto tramite video interviste alle persone che lavorano nell’ufficio di presidenza, agli studenti anche con disabilità e alle loro famiglie, così come agli studenti che hanno svolto il ruolo di tutor nelle attività progettuali attuate dalla scuola. In particolare lo scopo dello studio era quello di approfondire l’importanza della frequenza dei gruppi di inclusione a sostegno degli alunni con disabilità attuati dalla scuola durante la fase pandemica. I dati della ricerca saranno presentati dalla dottoressa Karolina Kozik di Human Rights Watch con un intervento dal titolo ‘Italy – inclusive education in practice during COVID-19’. L’Italia sarà rappresentata da Antonio Caponetto, direttore dell’Office for Policies in favor of persons with disabilities of the Italian Government (presidenza del Consiglio dei ministri).

Nei giorni scorsi il ‘Salvemini’ aveva anche realizzato e diffuso il video di un’iniziativa avviata al termine dell’anno scolastico, realizzata grazie alla partecipazione attiva degli studenti che hanno svolto la funzione di tutor dei loro compagni più fragili che ha permesso di realizzare un vero percorso condiviso di inclusione e divertimento. Un’esperienza dall’alto rilievo sociale che, ha annunciato il preside Carlo Braga, è stata possibile grazie alla disponibilità e alla dedizione dei docenti e degli educatori, e che si è dimostrata preziosa soprattutto al termine di un anno particolarmente difficile.


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