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Il quotidiano spagnolo Abc: “Dal Venezuela 3,5 milioni al M5s”. Casaleggio: “Adesso basta, mai presi finanziamenti occulti”

Il finanziamento risalirebbe al 2010. Lo sfogo di davide Casaleggio: "Adesso basta, non so perchè si tolleri fango su chi non c'è più. M5s sempre trasparente su bilanci"

Pubblicato:15-06-2020 09:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:29

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ROMA – L’attuale presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, nel 2010 (al tempo ministro degli esteri) avrebbe dato la sua autorizzazione per l’invio di una valigia contenente 3,5 milioni di euro al consolato venezuelano a Milano con lo scopo di finanziare in nero il Movimento a 5 stelle: questo in sostanza quanto sostiene il quotidiano spagnolo Abc. La circostanza, scrive Abc, emergerebbe da documenti classificati come segreti della direzione generale dell’intelligence militare del paese caraibico, ai quali Abc afferma di aver avuto accesso.

Maduro era ministro degli Esteri, mentre il presidente era Hugo Chavez, poi morto nel 2013.

Il console della legazione diplomatica venezuelana a Milano, Gian Carlo di Martino, sostiene ancora Abc, avrebbe svolto un ruolo da intermediario prima che il destinatario finale, Gianroberto Casaleggio, ricevesse il denaro in contanti, è sempre quanto scrive il quotidiano spagnolo.


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CASALEGGIO SMENTISCE: MAI RICEVUTI FINANZIAMENTI OCCULTI

“Il MoVimento 5 Stelle non ha mai ricevuto finanziamenti occulti. Il Governo attuale venezuelano ha smentito la fake news. Mio padre non è mai andato in Venezuela. Il MoVimento 5 Stelle non ha mai ricevuto finanziamenti pubblici”. Davide Casaleggio lo scrive sul Blog delle Stelle in un posti intitolato “adesso basta”

Scrive Davide Casaleggio: “Se mio padre o Beppe avessero voluto soldi li avrebbero potuti ricevere anche legalmente accettando non 3, ma 42 milioni di euro che il MoVimento 5 Stelle era titolato a ricevere dopo le elezioni del 2013. Ma non lo fecero, perchè non sono mai stati i soldi il motore di questo movimento. Sono sempre state la passione e le idee a trainare il MoVimento“. Aggiunge il figlio del fondatore del M5S: “Se fino a quando era vivo ha avuto modo di difendersi da solo, ora che non c’è più non permetterò che si infanghi in alcun modo il suo nome”. 

“Io non so perchè un giornale spagnolo racconti in copertina una fake news. Io non so perchè i giornali italiani non approfondiscano minimamente la notizia scoprendo, ad esempio, che se ne parlò anche negli anni scorsi, ma finì nel nulla come tutte le fake news. Io non so perché dopo dieci anni da un fatto mai accaduto se ne parli proprio oggi. Io non so perchè si tolleri il fango su persone che non ci sono più. Io non so perchè i direttori dei giornali italiani pubblichino fango in prima pagina solo per qualche click. I trenta denari moderni sono i click sul proprio articolo. Non è più importante se è vera o falsa, l’importante è che faccia traffico. Ma ci sono alcune cose che so”, prosegue Davide Casaleggio, erede di Gianroberto, sul ‘Blog delle Stelle’.

Il MoVimento 5 stelle è sempre stato finanziato in modo trasparente e siamo gli unici ad aver reso pubblici tutti i bilanci, anche di dettaglio, prima ancora che fosse la legge a richiederlo- elenca Casaleggio- Il MoVimento riesce a sostenersi in modo così snello perché ha una nuova impostazione completamente digitale”. M5S, prosegue Davide Casaleggio, “spende 10 volte in meno delle altre forze politiche e al posto dei debiti di decine di milioni di euro che hanno i partiti (es. 99 milioni di Forza Italia, seguito dalla Lega con 19 milioni), ha invece restituito 107 milioni allo Stato con i tagli degli stipendi e le rinunce ai finanziamenti pubblici”.

CASALEGGIO: PIU’ LUSSO MIO PADRE? UN TRILOCALE A MILANO

“Chiunque abbia conosciuto mio padre sa che il suo più grande lusso fu quello di passare dal vivere in un bilocale a Milano a un appartamento con una camera aggiuntiva quando nacque il mio fratellino”, scrive ancora Casaleggio nel post “adesso basta”. Prosegue Davide Casaleggio: Quello che hanno fatto a mio padre in vita è incredibile, forse un giorno avrò anche il tempo di raccontarlo.

CRIMI: RIDICOLA E FANTASIOSA FAKE NEWS 

“Quella dei presunti finanziamenti del Venezuela al Movimento 5 Stelle è una fake news semplicemente ridicola e fantasiosa. Sulla questione non c’è altro dire, se non che del lontano 2010 ricordo quando ero candidato presidente alle regionali in Lombardia. Anche allora, così come negli anni a seguire, quella che realizzammo fu una campagna elettorale fatta con pochissime risorse e mezzi, frutto di micro donazioni dei cittadini italiani.

Per il resto, valuteremo se adire alle vie legali. Certamente non ci lasciamo distrarre da certe sparate o intimidire da quei partiti e poteri che già le stanno cavalcando per cercare di indebolire la nostra posizione di baluardo a tutela degli interessi dei cittadini”. Lo afferma in una nota il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi.

DI STEFANO: ACCUSE OSCENE, QUALCUNO PAGHERÀ SALATAMENTE

“Quindi mi state dicendo che il Venezuela sia stato così scaltro da prevedere con 8 anni di anticipo che un movimento, nel 2010 dato al 2%, sarebbe andato al Governo e, soprattutto, che al di là delle oscene accuse alla buona anima di Gianroberto Casaleggio, per le quali qualcuno pagherà salatamente, uno con la sua visione strategica sarebbe stato così stolto da schierarsi non con, che ne so, Usa, Cina, Russia o altre super potenze influenti in Italia, ma proprio col Venezuela, che storicamente è un problema invece che un aiuto”. Lo scrive su facebook Manlio Di Stefano (M5s), sottosegretario agli Esteri.

Certo, prosegue, “va dato atto che è stata ingegnata bene la cosa, il documento falso è abbastanza credibile e qualsiasi smentita dal governo venezuelano (già arrivata) non sarebbe presa sul serio, gli accusati non possono parlare perché uno è morto e l’altro non è più raggiungibile e l’ipotetica dazione è in contanti. Il tutto mentre, tra il 2013 e oggi, abbiamo rinunciato a oltre 50 milioni di rimborsi elettorali, ehhhh no, quelli in valigetta dal Venezuela erano più gustosi. Che dire, chapeau”. Credetemi, dice ancora, “l’unica cosa che mi addolora è che quando i vigliacchi che hanno montato questa calunnia pagheranno, insieme a tutti quelli che la stanno rilanciando come verità in Italia, sarà ormai impossibile ristabilire la verità agli occhi dell’opinione pubblica sull’immagine di Gianroberto, persona per bene, onesta, specchiata e ammirevole. Per quanto mi riguarda denuncerò chiunque, con voli pindarici, associ la mia persona a qualsiasi argomentazione con questa colossale balla. La misura è colma”.

ALFIERI: SERVE CHIAREZZA

“È importante che Casaleggio abbia smentito subito sui finanziamenti venezuelani al suo movimento. Sulle scelte politiche verso il governo venezuelano con M5S abbiamo sempre avuto posizioni diverse. Non è un mistero. Ma non è questo il punto. Oggi davanti alle notizie che giungono dalla Spagna serve fare chiarezza per dissipare ogni ombra circa le accuse su donazioni che sarebbero state fatte al M5S quando Maduro era ministro degli Esteri.” Lo afferma il senatore Pd Alessandro Alfieri, capogruppo Pd in Commissione Esteri.

AMBASCIATA VENEZUELA: CARACAS VALUTA VIE LEGALI DOPO INCHIESTA ABC

Il ministero degli Esteri del Venezuela sta valutando azioni legali da intraprendere” in seguito a un’inchiesta giornalistica che accusa l’esecutivo del presidente Nicolas Maduro di aver segretamente finanziato il Movimento cinque stelle con 3,5 milioni di euro nel 2010. Così riferiscono all’agenzia Dire fonti interne all’Ambasciata del Venezuela a Roma.

L’inchiesta, pubblicata dal quotidiano spagnolo Abc, avrebbe preso le mosse da alcuni documenti classificati come segreti della direzione generale dell’intelligence militare del Paese caraibico, ai quali Abc afferma di aver avuto accesso.

GELMINI: GRIDAVANO ‘VAFFA’ E PRENDEVANO VALIGETTE SOLDI DA MADURO?

“Mentre gridavano ‘vaffa’ al mondo politico e si presentavano come i garanti della legalità, i vertici del Movimento 5 Stelle nel 2010 avrebbero incassato 3,5 milioni di euro in contanti spediti a Gianroberto Casaleggio dentro una valigetta dall’attuale presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, allora ministro degli Esteri di Chavez. Se quanto riportato dal quotidiano spagnolo ’Abc’, che cita un documento dell’intelligence venezuelana, fosse confermato, ci troveremmo di fronte ad un finanziamento irregolare e segreto da parte di uno dei governi più controversi del Sudamerica alla forza politica che oggi esprime il presidente del Consiglio e che ha la maggioranza relativa in Parlamento.

Beppe Grillo, invece di difendere Conte dagli attacchi interni di Di Battista, potrebbe dare qualche immediata spiegazione. Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavamo anche noi di aver visto tutto…”. Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

CARFAGNA (FI): LEGAME CON MADURO E’ PROBLEMA PER GOVERNO

“L’inchiesta del quotidiano spagnolo Abc, se confermata, aggiungerebbe un tassello illuminante all’inquietante vicenda che lega il M5S al governo autoritario di Maduro. Se veramente al M5S fosse giunta una valigetta piena di soldi proveniente dall’allora ministro di Chavez, Casaleggio avrebbe molto da spiegare alle autorità giudiziarie e agli elettori del Movimento. Se invece volessimo prendere per buona la sua smentita, ci faccia capire almeno perché i Cinquestelle continuano a non rinnegare i rapporti con un regime antidemocratico, illiberale e spesso violento. Lo scorso anno siamo stati l’unico Paese UE a non disconoscere il governo illegittimo di Maduro e a non riconoscere Guaidò come presidente ad interim: una posizione incomprensibile per l’Occidente libero e democratico”. Lo afferma in una nota Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia. “Abbiamo sempre contestato al M5S atti politici, non indiscrezioni di stampa. E continuiamo a farlo: il legame tra la principale forza di questo governo e il regime venezuelano di Maduro è consolidato e comprovato da fatti concreti, dai numerosi contatti fino al mancato riconoscimento di Guaidò. Il finanziamento sarebbe un forte aggravante di un problema politico e diplomatico che già esiste per il nostro governo, il cui ministro degli Esteri rimane uno dei principali leader del M5S”, conclude Carfagna.

DELLA VEDOVA: SOSPENDERE STATI GENERALI E CHIARIRE SU FINANZIAMENTI VENEZUELA

“L’accusa di finanziamento non dichiarato al M5S dal Venezuela è gravissima. Il Governo sospenda gli Stati Generali per consentire a Conte, Di Maio e ai ministri del M5S di chiarire la situazione e smentire che l’amicizia con Caracas abbia mai comportato alcun tipo di finanziamento direttamente o tramite Casaleggio”. Lo scrive su Twitter il segretario di Più Europa Benedetto Della Vedova.

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