ROMA – “Quando ero in isolamento i media si sono impegnati in speculazioni sfrenate. Sul palcoscenico mondiale io non ero un’imputata innocente fino a prova contraria, ero una furba, psicopatica e sporca puttana, colpevole fino a prova contraria”. Amanda Knox, venuta in Italia dall’America, ospite del festival della Giustizia Penale, dal palco attacca senza mezzi termini giornalisti e giudici ripercorrendo le tappe del suo calvario giudiziario dopo l’assassinio a Perugia della sua coinquilina Meredith Kercher.
Una “storia falsa che ha scatenato le paure e le fantasie della gente- aggiunge- Ero diventata una persona pubblica che non potevo più godere della privacy, sepolta da fantasie da tabloid. Anche i miei genitori, perseguitati dai paparazzi”.
Infine, l’attacco dai giornalisti arriva ai giudici: “Questa immagine sensazionale e diffamatoria fornita dai media, è entrata in aula. L’inchiesta è stata contaminata, la giuria corrotta, non era possibile avere un processo giusto”.
Ancora: “Io ero innocente ma il resto del mondo ha deciso che ero colpevole, avevano riscritto la realtà”.
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