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Migranti, Conte: “Chiarito con Macron, ora intesa perfetta. Bilaterale in autunno”

Terminato il vertice tra il premier Conte e il presidente francese Macron sui migranti: "Chi mette piede in Italia mette piede in Europa"

Pubblicato:15-06-2018 18:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:16
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ROMA – “Sono davvero contento di aver incontrato Macron, lo ringrazio per la gradita occasione e il proficuo scambio di opinioni. Vogliamo lavorare insieme alle principali sfide dell’Unione europea: le migrazioni e la governance economica. La posta in gioca è un’Europa più forte ed equa”. Lo dice il premier Giuseppe Conte, dopo l’incontro col presidente francese Macron che definisce “l’amico Emmanuel”.

“Ringraziando Macron ed essendo felice di questa più intensa collaborazione- prosegue Conte- sono ben lieto di annunciare che questa collaborazione avrà una ulteriore occasione per manifestarsi in occasione di un vertice bilaterale che si terrà in autunno a Roma”.

“Sapete sono stati giorni un po’ turbolenti” con l’Aquarius, “un momento di particolare tensione: il nostro primo obiettivo è stato mettere in sicurezza quelle persone ed evitare che fossero in difficoltà. Abbiamo gestito la difficile situazione con la massima concentrazione”, aggiunge Conte.


Riguardo alle tensioni con Macron, Conte chiarisce: “Io mi riferivo ad alcune dichiarazioni che ho letto sui giornali. Col presidente Macron c’è stata una telefonata, ci siamo chiariti e ora c’è perfetta intesa”.

“In Europa nessuno può pensare di lavarsi le mani rispetto al problema dell’immigrazione. Bisogna ripensare il concetto di paese di primo ingresso. Chi mette i piedi in Italia mette i piedi in Europa”, dice ancora Conte, annunciando un “radicale cambio di paradigma” che bisogna introdurre sui migranti.

PIÙ RAPPORTI CON PAESI ORIGINE CONTRO VIAGGI MORTE

Sui migranti serve un “radicale cambio di paradigma, un nuovo approccio integrato che si poggia su rafforzamento dei rapporti con i Paesi di origine e di transito” nell’ottica di “prevenire i viaggi della morte e su questo l’Europa deve sentire questa responsabilità”. Cosi’ il premier Giuseppe Conte, al termine dell’incontro col presidente francese Macron a Parigi, aggiungendo che servono “centri nei paesi di transito per velocizzare le procedure di identificazione”.

Inoltre, prosegue Conte, bisogna “tutelare i dritti fondamentali dell’uomo e intensificare la lotta contro speculatori che traggono vantaggi da questa tratta umana”.

PRESIDI PROTEZIONE EXTRA UE PER RICHIESTE ASILO

“Pensiamo a un radicale ripensamento delle Regole di Dublino ma il problema è inquadrare tutto in un approccio globale che miri a prevenire, perché il pericolo non inizia solo quando” i migranti “sono sulle navi nel Mediterraneo, il pericolo inizia quando muovono dai paesi d’origine. In questo approccio integrato cercheremo dei presidi di protezione anche fuori dell’Unione europea e che possano gestire richieste di asilo prima dell’Ue”. Lo dice il presidente francese Emmanuel Macron durante la conferenza stampa al termine dell’incontro con il neo premier italiano Giuseppe Conte a Parigi.

ITALIA STA SCRIVENDO NUOVO REGOLAMENTO DUBLINO

“Sull’immigrazione è arrivato davvero il momento di voltare pagina e su questo c’è pieno accordo con l’amico Emmanuel. I fatti dimostrano che dobbiamo cambiare strategia, rafforzando la protezione delle vite umane e la salvaguardia dei diritti fondamentali. Il regolamento di Dublino deve cambiare, l’Italia sta preparando una propria proposta che non vede l’ora di condividere con gli altri partner europei”. Lo annuncia Giuseppe Conte, al termine dell’incontro col presidente francese Macron.

PIENA CONDIVISONE CON SALVINI

“C’è stata sempre una piena condivisione con i ministri dell’Interno ma anche con il ministro delle Infrastrutture”. Lo dice il il premier italiano Giuseppe Conte a Parigi durante la conferenza stampa al termine dell’incontro con presidente francese Emmanuel Macron a Parigi.“E’ nel mio stile- aggiunge- di esercitare questi poteri” di presidente del Consiglio “nel pieno della condivisione e del confronto. Tutte le politiche sono fortemente condivise, fermo restando che me ne assumo pienamente la responsabilità”.

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