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Mafia Capitale. La Finanza sequestra beni per 16 milioni di euro a Salvatore Buzzi

[caption id="attachment_11240" align="alignleft" width="300"] S. Buzzi[/caption] ROMA  - I Finanzieri

Pubblicato:15-06-2015 08:20
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:23

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S. Buzzi

S. Buzzi

ROMA  – I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, in prosecuzione delle attivita’ svolte dal Ros dell’Arma dei Carabinieri, stanno eseguendo il sequestro di ulteriori beni, per un valore stimato di circa 16 milioni di euro, riconducibili a Salvatore Buzzi.

Il nuovo provvedimento di sequestro, emesso dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, eseguito da parte del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria, riguarda le quote societarie, il capitale sociale e l’intero patrimonio aziendale, ivi comprese le disponibilità finanziarie, della Sarim Immobiliare S.r.l., con sede a Roma, in Viale Palmiro Togliatti n. 1639, operante nel settore della “locazione immobiliare di beni propri”. La società, legalmente rappresentata e partecipata (quota del 6%) da Bugitti Emanuela – anch’essa già colpita da ordinanza di custodia cautelare in data 2 dicembre 2014 e 4 giugno 2015 – nonché dallo stesso Buzzi Salvatore (quota del 6%) e da Guarany Carlo Maria (quota 1%) – risulta controllata dalle note cooperative “29 Giugno Coop. Sociale Onlus”, per il 48%, e “Formula Sociale a r.l. Onlus”, per il 4%, entrambe già cadute in sequestro il dicembre scorso. Il patrimonio detenuto dalla Sarim Immobiliare S.r.l. si sostanzia in disponibilità finanziarie, partecipazioni societarie e, soprattutto, in una unità immobilitare di ben 2.750 mq, ubicata a Roma, in via Santa Maria di Loreto n. 35, utilizzata dalle cooperative di Buzzi quale casa di accoglienza, dedicata a categorie protette (donne, minori, rifugiati e richiedenti asilo). Il valore dei beni oggi cautelati ammonta a circa 16 milioni di euro, portando il sequestro totale dei beni cautelati nell’ambito dell’operazione ‘Mondo di Mezzo’ ad oltre 360 milioni di euro. Prosegue, ininterrottamente, da parte del Tribunale di Roma e della Guardia di Finanza, il recupero di spazi di legalità economica.


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