domenica 9 Novembre 2025

Aumento di stipendio nei Comuni, ma non per tutti: “Montagna esclusa, non ha senso”

Uncem chiede di correggere il decreto Pa. E Bussone avverte: si aspetti ad esultare, si consente di aumentare le retribuzioni, ma non si dice con quali soldi.

ROMA – Aumenti di stipendio per il personale dei Comuni per molti, ma non per tutti. In particolare, non per quelli della montagna. Sì, perchè il decreto Pa li taglia fuori. “Gli aumenti, assurdamente, secondo quanto scritto, non si possono applicare a Unioni di Comuni e Unioni montane di Comuni. Questi sono Enti locali ai sensi dell’articolo 32 del Testo unico degli Enti locali (Tuel) e dunque, contesta Marco Bussone, presidente dell’Uncem (Unione dei Comuni, degli Enti e delle Comunità montane), è “grave siano esclusi dalla norma. Non ha senso. Tanto più, che in diverse parti d’Italia, queste Unioni hanno messo insieme tutto il personale di tutti i Comuni che ne fanno parte, per lo più piccoli. Grandi o piccoli che siano gli Enti che li compongono, con le Unioni e le Unioni montane si sono uniti i Comuni nel gestire funzioni, servizi, personale. Cosa ben diversa dalla ‘fusione tra Comuni’ che distrugge storia e personalità degli Enti”. Le Unioni “vere” dal dl Pa “sono penalizzate. E questo è urgentemente da correggere con il Viminale e il ministro, la sottosegretaria Ferro. Serve una azione vera per modificare il decreto Pa convertito. Uncem farà la sua parte”, promette Bussone.

INOLTRE C’È UN SECONDO PROBLEMA: NON SI DICE DA DOVE SI PRENDONO SOLDI PER AUMENTARE RETRIBUZIONI

E comunque non c’è solo questo problema. Infatti, il dl Pubblica amministrazione nel prevedere che gli Enti locali possano aumentare i compensi del personale comporta “una questione molto complicata che, al netto del ‘successo’ formale, Uncem ha chiesto venga risolta per evitare che chi può pagare di più lo faccia, e invece in quei Comuni che non hanno risorse, gli stipendi non aumentino“, spiega Bussone.
Nel consentire di aumentare i compensi di chi lavora nei Comuni il decreto Pa innesca “un bel problema” nella misura in cui lo fa “senza però individuare risorse economiche aggiuntive per il comparto Enti locali. Quasi una beffa. Il cerino passa ai Sindaci. Abbiamo suggerito a tutti cautela nell’esultare per il provvedimento”, spiega ancora Bussone. Con questa situazione, “rischiamo di farci male ed entrare in ulteriore problema, con i sindaci che rischiano attacchi e pressioni dal personale, che vogliono risposte e aumenti, come scritto in legge, oltre a disparità forte tra Enti limitrofi. Si rischia il caos”, conclude ed avvisa il presidente Uncem.

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