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Maltempo, scuole chiuse il 16 maggio in tutti i Comuni della città metropolitana di Bologna

Alcuni Comuni stanno già valutando un'ulteriore chiusura allargata a mercoledì

Pubblicato:15-05-2023 15:39
Ultimo aggiornamento:15-05-2023 16:04
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BOLOGNA – Domani in tutti i Comuni della città metropolitana di Bologna le scuole saranno chiuse “in via precauzionale” a causa dell’allerta meteo rossa emanata da Protezione civile e Arpae. Lo annuncia la Città metropolitana spiegando che la decisione è stata concordata nella riunione di coordinamento che si è tenuta questa mattina in Prefettura coi sindaci e la Protezione civile e dopo un incontro tra i primi cittadini del territorio bolognese.

In base all’andamento dell’allerta la gran parte dei Comuni deciderà domani se proseguire la chiusura anche per mercoledì mentre alcuni Comuni stanno valutando di chiudere le scuole già per entrambi i giorni, si aggiunge.

FINO A 150 MM PIOGGIA IN 48 ORE, LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA: LAVORATE IN SMART

In un’Emilia-Romagna già resa fragile dalle forti piogge dei giorni scorsi domani tornano precipitazioni che, in alcune aree, potranno anche arrivare ai 150 millimetri in 48 ore, come accaduto il 2 e 3 maggio. La Regione, dunque, oggi fa scattare l’allarme meteo. L’invito ai cittadini è “di evitare al massimo gli spostamenti e di ricorrere, dove possibile, allo smart working”. Le precipitazioni patiranno dalla Romagna dalla mezzanotte, avvisa Viale Aldo Moro, per estendersi nella mattinata di domani al resto della regione e continueranno fino a mercoledì 17. Secondo i tecnici, “siamo di fronte ad una situazione nella quale si sommano appunto due rischi: quello idraulico e quello idrogeologico”, si precisa.


L’ALLERTA METEO IN EMILIA-ROMAGNA

Dunque è allerta rossa per criticità idrauliche e idrogeologiche su montagna e collina emiliana centrale; pianura modenese; pianura, collina e montagna bolognese; pianura, collina, montagna e Costa romagnola. Allerta arancione per: montagna e collina piacentina e parmense; pianura reggiana; pianura e Costa ferrarese.

Le previsioni parlano di cumuli di pioggia fino a 100 millimetri sui rilievi romagnoli, ma saranno interessati anche l’Appennino nella fascia collinare nella zona bolognese, forlivese-cesenate, ravennate e modenese, con valori tra i 60 e i 70 millimetri d’acqua in media areale. Oltre a quello reggiano con quantitativi inferiori. Rispetto ai fiumi, sui bacini Romagnoli e affluenti di Reno sono attesi colmi di piena vicini ai franchi arginali e ai massimi storici registrati. Livelli prossimi alla soglia 3 sono attesi anche su altri fiumi nella pianura modenese.

Per questa ragione saranno possibili significativi innalzamenti sul reticolo minore di fiumi e torreti, con possibili inondazioni e come pure dissesti su tutto il territorio collinare e montano, numerosi ed estesi nel settore centro-orientale. Il mare sarà molto mosso sulla Costa, e potrà generare allagamenti. Infine sono previsti venti forti sui rilievi e sul settore orientale della regione, in particolare sui crinali appenninici emiliani.
Il quadro appare ancora “più complesso” rispetto alla scorsa settimana, “per l’attesa di temporali e dell’innalzamento del livello del mare, che potrebbe comportare maggiori difficoltà del deflusso delle acque dei fiumi. Sono previste situazione di particolare criticità per le zone rese già fragili per dalle precedenti frane e allagamenti”, precisa ancora la Regione.

Stamattina c’è stato un incontro con l’Unità di crisi nazionale, con le Prefetture di Bologna, Modena, Forlì-Cesena e Ravenna e anche un incontro con i presidenti delle Province e dei sindaci dei Comuni capoluogo. Da qui la possibilità per i sindaci delle zone ad allerta rossa, di chiudere le scuole e le strade più a rischio per domani. A breve è prevista una conferenza stampa della vicepresidente della Regione, Irene Priolo al Cor (Centro operativo regionale) in viale Silvani 6, a Bologna. E’ stata attivata la possibilità di avere, a partire da oggi, colonne mobili nazionali in ambiti strategici per garantire l’immediata operatività in caso di necessità. Sono state dislocate nel frattempo unità di rinforzo nei comuni di montagna dove si sono verificate frane ed evacuazioni, in modo da garantire supporto organizzativo, conclude la Regione.

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