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Ok dalla giunta della Regione Vda al progetto sulla prevenzione al suicidio

Sarà creato un tavolo di lavoro interistituzionale

Pubblicato:15-05-2022 11:50
Ultimo aggiornamento:15-05-2022 11:50
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(DIRE – Notiziario Sanità e Politiche sociali) Aosta, 15 mag. – Semaforo verde dalla giunta regionale della Valle d’Aosta al progetto regionale per la prevenzione del suicidio. L’assessorato regionale alla Sanità ha accolto l’appello lanciato dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che ha definito la prevenzione al suicidio come un imperativo globale, mettendo a punto un progetto volto a sistematizzare le attività già in atto per contrastare il fenomeno, ma anche avviare nuovi interventi di prevenzione e di contrasto.

Per prima cosa, sarà costituito un tavolo di lavoro interistituzionale, la cui regia è affidata all’assessorato regionale alla Sanità, che coinvolgerà enti e soggetti che a vario titolo potranno contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati, mediante l’implementazione di una serie di attività. Al tavolo siederanno gli assessorati regionali alle Opere pubbliche e Territorio e all’Istruzione, Università e Politiche giovanili, le organizzazione di volontariato dei volontari del soccorso Grand-Paradis tra cui “Il Mandorlo fiorito”, l’Usl della Valle d’Aosta, l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la Polizia penitenziaria, il Corpo valdostano dei vigili del fuoco, il Corpo forestale, il vescovado, l’università della Valle d’Aosta, il Celva, la Chambre Valdôtaine e gli organi di informazione.

Il progetto prevede diverse aree di intervento. Si va dalla creazione di una campagna di prevenzione e sensibilizzazione della popolazione alla formazione ed educazione degli operatori di primo intervento, dal facilitare l’accesso alle offerte di aiuto al garantire una presa in carico di chi soffre e trattamenti efficaci.
Tra le diverse azioni messe in campo ci sono anche l’istituzione delle “sentinelle”, cioè di soggetti addestrati alla rilevazione dei segnali precoci in chi soffre, e la messa a punto di azioni di prevenzione nei giovani e a sostegno dei superstiti e delle persone implicate e la riduzione delle disponibilità di mezzi suicidari.


Nel progetto sono stati coinvolti anche gli organi di informazione, a cui spetta il compito di adottare delle linee guida specifiche per una comunicazione più responsabile, contribuendo così all’abbattimento dello stigma e del giudizio.

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