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Strage 2 agosto 1980, l’appello: “Cerchiamo i soccorritori di quel giorno”

L'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna lancia il progetto 'Mani che soccorrono' per trovare chi quel 2 agosto di 39 anni fa si trovò a soccorrere i feriti

Pubblicato:15-05-2019 10:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:27
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BOLOGNA – Alla ricerca dei soccorritori di allora per l’anniversario numero 39 della strage alla stazione di Bologna. In vista del prossimo 2 agosto, l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna è a caccia di testimonianze dirette di coloro che in quella caldissima giornata del 1980 intervennero per prestare aiuto alle persone rimaste coinvolte dall’esplosione in stazione.

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Dove eri il 2 agosto 1980? Come ricordi i momenti immediatamente successivi all’attentato alla stazione di Bologna? Che contributo hai dato per soccorrere le vittime dello scoppio della bomba?”, si legge nell’appello diffuso da viale Aldo Moro.

“Partendo da un’idea di Davide Barbieri, cittadino bolognese sensibile all’impegno civile e all’esercizio della memoria, l’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna lancia il progetto ‘Mani che soccorrono‘, che, nato sulla scia di ‘2 agosto: Sinfonia di soccorsi’ sviluppato e portato a termine nel 2018, vuole raccogliere le testimonianze di chi quel 2 agosto di 39 anni fa si trovò a soccorrere le persone coinvolte dall’esplosione”.

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Chi vuole condividere i propri ricordi può farlo da oggi fino al 28 luglio inviando una mail all’indirizzo noiaiutavamo@gmail.com o scrivendo sulla pagina Facebook “2 agosto 1980, noi c’eravamo”. Le storie, informa ancora la Regione, verranno pubblicate a cura di Cinzia Venturoli sul sito www.mappedimemoria.it nei giorni del 39esimo anniversario dell’attentato, il prossimo mese di agosto.

Il 2 agosto 1980 in tanti si prodigarono per soccorrere, accogliere, accudire chi era rimasto coinvolto nella strage della stazione in un enorme impegno di cittadinanza attiva ed empatia”, spiega Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa regionale. “Lavoratori, viaggiatori, cittadini, Forze dell’ordine e professionisti del soccorso si ritrovarono a dare una mano sul posto, a fare del loro meglio in una situazione drammatica”. Saliera ricorda come “in questi anni come Assemblea legislativa abbiamo lavorato per promuovere la conservazione e la diffusione della memoria e iniziative come ‘Mani che soccorrono’ si inseriscono a pieno in questa volontà di mantenere vivo il ricordo dell’orrore dell’attentato del 2 agosto 1980 e la richiesta di verità e giustizia”.

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