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Fuossera, Demodè il loro nuovo disco

Pubblicato il terzo album di 'o Iank e Sir Fernandez

Pubblicato:15-05-2017 15:05
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:13

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Fuossera Demodè

Fuossera 2016

ROMA – Due anni di lavorazione e tante collaborazioni di spessore. È questo Demodè il nuovo album dei Fuossera, il duo rap di Napoli Nord, come amano definirsi.

Fuossera Demodè, quando l’unione vuol dire forza

“Demodè” è un coacervo di collaborazioni che si materializzano in 17 tracce. Da Clementino a Luchè, da Raiz a Ntò, Urban Strangers, Maxdale, Virus Syndacate, Alessio Arena, Pepp’ J One, CoCo & Alex TheBug. E ancora Enzo Dong, PeppOh, Kimicon Twins, MV Young Killa. Una produzione artistica a cura di Rufus, D-Ross, PLEIAM, Star-T-Uffo, Geeno, NyoBass. In pratica un collettivo capace di coinvolgere tantissimi artisti di spessore del panorama musicale nazionale e inglese. Demodé è un lavoro discografico che ha avuto una genesi di due anni e racchiude diversi generi musicali: hip hop, funk, trap ed elettronica.


Demodè, ovvero fuori dagli stereotipi del rap

“Demodé” si configura come una provocazione ideologica e stilistica alla standardizzazione delle etichette dellaFuossera Demodè scena rap attuale. Un distacco consapevolmente spirituale dai target della moda in auge, che generano ridondanza e appiattimento non solo sonoro ma soprattutto contenutistico. È la fusione delle atmosfere “Fuossera” con nuove sonorità senza abbandonare il background classic hip hop. La volontà di una ricerca espressiva atta a difendere l’originalità e l’evoluzione nel fedele parossismo della speciosità ante-litteram che ci contraddistingue. Il desiderio di rispettare sempre la concezione principale del rap. Il fine ultimo è la trasmissione di un messaggio; in quel circuito della storia orale che è e deve rimanere tale. Testimonianza viva e mai appannaggio retorico di una rivoluzione culturale diagnostica.

Fuossera, la loro una “Poesia cruda” scritta CoSang

I Fuossera sono: ‘O Iank (Gianni De Lisa) e Sir Fernandez (Pasquale Fernandez). Vengono da Piscinola. Da quella Napoli nord troppo raccontata da Gomorra. Quella parte di metropoli che i Fuossera riescono a rappresentare nelle loro canzoni con un punto di vista originale e autonomo. C’è sempre la possibilità di scelta nei loro testi, se pur esplicitamente riconosciuta come difficile per chi vive stretto fra la latitanza delle istituzioni e la ferocia del cosiddetto “sistema”. Pur non essendo “politiche”, le liriche dei Fuossera risultano sempre profonde e vissute. Uno spaccato verosimile e crudamente poetico del contesto sociale nel quale i componenti del gruppo sono nati e cresciuti. Nel 2005 realizzano con i CoSang il brano “Poesia cruda”. Un vero e proprio manifesto stilistico e programmatico delle due band. Nel 2007 esce “Spirito e materia”, il loro debut album, impreziosito dalle collaborazioni con gli stessi CoSang, Marracash, Monsi du 6, Vincenzo da Via Anfossi. Viene accolto con entusiasmo da pubblico e addetti ai lavori.

Fuossera, dal rap a William Shakespeare

Fuossera DemodèCon i CoSang i Fuossera incrociano numerose collaborazioni nei rispettivi lavori discografici e nell’omonimo Poesia Cruda Mix Tape Vol.1. Uscito, ormai, nel lontano nel 2010. Nel 2011 mettono al mondo il loro secondo album, “Sotto i Riflettori”, co-prodotto da Poesia Cruda Dischi e Vesuvio Live Music.”Sotto i riflettori”, si caratterizza per una maggiore solarità e un più ampio uso di testi in italiano, pur senza abbandonare quell’idioma napoletano molto serrato che e’ uno dei marchi di fabbrica del gruppo. Negli anni successivi pubblicano singoli come “Chiedo solo un minuto”, “N.A.” e “Hotel Italia”. Partecipano, poi, alla realizzazione dell’opera teatrale “Ma’lessere” con la riscrittura del primo atto all’Amleto di William Shakespeare. Prendono parte alla stessa messa in scena dell’opera drammaturgica del regista Davide Iodice.

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