
ROMA – Paralizzare Caracas: questo l’obiettivo della maxi-protesta iniziata da poco – alle sette ora locale – lanciata dal Mud, il fronte delle opposizioni, in ben 14 punti della capitale del Venezuela, da dove poi i manifestanti convergeranno verso le due principali arterie della città: la avenida Victoria per il quadrante ovest, e l’autostrada Francisco Fajardo per quello orientale. L’iniziativa diffusa con gli hashtag #NoMasDitatura (“mai più la dittatura”, ndr), e #Resistencia (“resistenza”, ndr), torna a chiedere le dimissioni del governo del presidente Nicolas Maduro e l’avvio di nuove elezioni.
Da ormai 45 giorni quasi quotidianamente gli oppositori manifestano pubblicamente il loro dissenso nei confronti del governo, accusato di aver gettato il Paese nella crisi economica e quindi umanitaria. Per la mancanza di medicinali e il generale degrado dell’apparato sanitario, nel 2016 oltre 11 mila bambini con meno di un anno di eta’ hanno perso la vita. L’ultima mossa di Maduro è stata l’adozione di un decreto con cui ha istituito un’Assemblea costituente incaricata di riformare la Costituzione, spingendo una fetta consistente della popolazione a temere un tentativo di colpo di Stato.
di Alessandra Fabbretti, giornalista
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