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Agricoltori in difficoltà nel mondo, oggi giornata famiglie Onu all’insegna del riso

ROMA - "Oltre il 70% di quanti sono

Pubblicato:15-05-2016 15:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:43

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ROMA – “Oltre il 70% di quanti sono vittime della fame nel mondo sono agricoltori a livello familiare, soprattutto piccoli produttori nel Sud del mondo, minacciati dalla distorsione nei sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti che favorisce l’accaparramento delle terre e provoca la fuga dalle campagne verso i Paesi più ricchi dove spesso li attendono la sofferenza, l’emarginazione e il rischio del caporalato”. E’ quanto afferma la Coldiretti che insieme alla Focsiv – Volontari nel mondo, per la prima volta offre la possibilità di intervenire attivamente per garantire il diritto al cibo e la dignità di chi lavora la terra con un Sms solidale – 2 euro da cellulare o con una telefonata da rete fissa di casa da 2 o 5 euro, al 45594, fino 18 maggio. “Per fermare scafisti e caporali decine di migliaia di agricoltori e volontari hanno scelto però anche di essere presenti in 1000 piazze domenica 15 maggio in cui si celebra la giornata internazionale delle famiglie istituita dall’assemblea generale dell’Onu nel 1993– dice Coldiretti- nelle piazze, nei mercati di Campagna Amica e nelle parrocchie d’Italia sarà offerto con una donazione di 5 euro, il riso prodotto dagli agricoltori di Coldiretti aderenti alla Filiera agricola italiana per contribuire alla realizzazione di 38 interventi di agricoltura familiare nelle aree più povere del mondo a sostegno di 114.248 famiglie di contadini e alla costruzione del Villaggio solidale, che sarà realizzato in Puglia da Coldiretti e Focsiv, per dare ospitalità agli immigrati sottraendoli allo sfruttamento del caporalato, garantendo loro un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale del pomodoro nelle imprese agricole”.

riso“L’obiettivo è quello di sostenere nel mondo l’agricoltura familiare che libera dalla schiavitù, combatte l’abbandono della terra, il caporalato e spezza la catena dello sfruttamento che sottopaga i prodotti agricoli ed il lavoro nei campi. La campagna “Abbiamo RISO per una cosa SERIA” è finalizzata a combattere le speculazioni sul cibo nel mondo che costringono alla povertà 800 milioni di piccoli agricoltori obbligati a migrare con effetti disastrosi per la comunità, per l’ambiente e la sicurezza alimentare. Il riso- sottolineano Coldiretti e Focsiv- è stato scelto come simbolo perchè è l’alimento più consumato al mondo, soprattutto tra i più poveri, e viene coltivato in quasi tutti i Paesi“.


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