Gli Stati Uniti non condannano la strage di Sumy, “per trattare meglio con la Russia”

Hanno rifiutato di sostenere la dichiarazione del G7 per non rovinare - dicono - i negoziati di pace

Pubblicato:15-04-2025 16:13
Ultimo aggiornamento:15-04-2025 20:59
Autore:

Sumy
Getting your Trinity Audio player ready...
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Gli Stati Uniti hanno rifiutato di sostenere una dichiarazione del G7 che condanna l’attacco russo a Sumy nella domenica delle Palme che ha causato almeno 34 vittime e oltre 110 feriti, perché temono che possa far deragliare i negoziati di pace sull’Ucraina. Lo riporta Bloomberg.

Secondo fonti diplomatiche l’amministrazione Usa “ha detto agli alleati che non poteva firmare la dichiarazione di denuncia dell’attacco perché sta lavorando per preservare lo spazio per negoziare la pace”.

Nel suo unico commento pubblico sull’attacco, Trump ha affermato – non si sa ancora su quali basi – che gli era stato detto che i russi avevano “commesso un errore” nell’attacco a Sumy.

Intanto l’esercito ucraino ha dichiarato di aver colpito una base appartenente alla brigata missilistica russa che ha condotto l’attacco missilistico su Sumy: “Una base della 448ª brigata missilistica degli occupanti russi è stata colpita, è stata registrata una detonazione secondaria di munizioni. I risultati dell’attacco sono in fase di chiarimento”, ha dichiarato l’esercito su Telegram, riporta la Reuters.

“Oggi ho visitato Odessa insieme a Volodymyr Zelensky. Il popolo ucraino ha sopportato così tanto, non ultimo l’attacco russo della Domenica delle Palme a Sumy. Il sostegno della Nato è incrollabile. Continueremo ad aiutare l’Ucraina affinché possa difendersi oggi e scoraggiare future aggressioni, garantendo una pace giusta e duratura”. Lo ha scritto su X il segretario generale della Nato, Mark Rutte.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy