BARI – Favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena con l’aggravante mafiosa. Queste le accuse a carico di un uomo di 55 anni di San Marco in Lamis (Fg) arrestato dagli agenti di polizia perchè avrebbe messo a disposizione dei tre ricercati arrestati ieri alla cava di Apricena in cui hanno trascorso la loro latitanza. Nel nascondiglio di proprietà del 55enne, i poliziotti hanno trovato oltre a Francesco Scirpoli e Angelo Bonsanto, evasi dal carcere di Foggia lo scorso 9 marzo, Pietro La Torre ricercato da più di un anno e accusato di reati contro il patrimonio. Gli investigatori stanno indagando sulla rete di persone che ha aiutato i tre fuggitivi considerati elementi di spicco del gruppo criminale Lombardi-Ricucci-La Torre affiliata ai Romito. Nella cava in cui hanno passato le ultime settimane, sono state ritrovate radio ricetrasmittenti, telefoni cellulari del tipo usa e getta, diverso denaro contante e cibo. Mentre nelle auto parcheggiate davanti alla cava c’erano indumenti e altro materiale al vaglio degli inquirenti.
LEGGI ANCHE: Disordini al carcere di Foggia per le restrizioni anticovid-19, interviene anche l’esercito
Detenuti evasi dal carcere di Foggia ricercati anche in Molise
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it