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VIDEO | L’elettro psichedelia dei Fuera per ‘evadere’ dalla realtà

In streaming il loro album playlist "Nuovo vintage"

Pubblicato:15-04-2019 13:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:21

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https://youtu.be/7ULr2Buei9I

ROMA – Evasione. È questo il sostantivo che, con tutti i concetti che si porta dietro, meglio sposa il progetto musicale dei Fuera. Evasione, infatti, è anche liberazione da un ambiente, da un modo di vita, da un disagio. È voglia di riscatto e affermazione. Ed è proprio questo che i Fuera raccontano, suonano, cantano e vivono con le loro parole e la loro musica. L’opportunità di ‘evadere’, anche se per il breve tempo di un brano, la offrono anche ai tanti che li ascoltano grazie ad un sound psichedelico e ipnotico dove immagini e pensieri si accavallano e si fondono grazie a ritmi elettronici incalzanti dove è facile smarrirsi mentre i muscoli del corpo prendono vita e autonomia nel movimento. Con nomi che ricordano l’immaginario hip hop – Same, Diak e Jxmmyvis – e un sound che riporta alla mente generi diversi sia temporalmente che musicalmente, dal rap alla techno-trance, dal garage alla deep house, i Fuera rappresentano la nuova frontiera, o meglio l’assenza di frontiera, della musica made in Naples.

CHI SONO I FUERA

Originari di Nola, Michele De Sena, Antonio Genovese e Luigi Visconti – questi al secolo i loro nomi – sono tre giovani musicisti self-made che nella musica hanno trovato la strada per evadere, per dire la loro, per riscattarsi da una vita che, all’ombra della metropoli, sentono calzargli stretta. “Siamo tre giovani individui che si esprimono attraverso la musica e cercano di raccontare la propria crescita personale che va di pari passo con quella artistica”, racconta Jxmmyvis alla Dire. “Le influenze che si possono riconoscere – prosegue – sono quelle di tutta la musica psichedelica e questo ci fa piacere. La componente di alterazione della realtà da ricreare per riproporre all’ascoltatore degli stati mentali diversi ci interessa e ci rende felici se succede perché la realtà può essere anche noiosa e stagnante”.


Con la musica dei Fuera si può correre indietro nel tempo, alle sperimentazioni degli anni ’90 e anche prima. Si riconoscono – confessano all’unisono – le impronte di Nirvana, Moderat, Duft Punk e degli iconici Pink Floyd ma il loro modo di vivere e far vivere la propria musica è strettamente legato all’oggi. Con alle spalle l’album del 2017 ‘The Black Racism’, l’album ‘Nuovo Vintage’ è in realtà una playlist che va componendosi brano dopo brano sulle principali piattaforme streaming. “Al momento con ‘Centoquaranta’ siamo alla sesta uscita. Questa particolare forma di distribuzione – sottolinea Same – segue quella che è la nuova fluidità musicale del mercato” e ne riflette “anche la velocità”.

I Fuera, trio nato nel 2014, non amano le etichette, hanno voglia di crescere, misurarsi e continuare a sperimentare. Forse è per questo che si dicono “fuori dalla scena” e, ammette Diak, “restiamo chiusi nella nostra immaginazione”. Nessuna tappa forzata, nessun compromesso quindi. Questa crescita lenta e inesorabile sembra dar ragione al trio che continua, a gran richiesta, a nutrirsi di esibizioni live in giro per l’Italia. Il “Nuovo Vintage” Tour farà tappa il 10 maggio al Duel Beat, Napoli (in apertura a Quentin40); il 25 maggio al MI AMI Festival, Milano; l’8 giugno CORE Festival, Treviso; il 4 luglio Tanta Robba Festival, Cremona; il 12 luglio al Riot Concept, Rieti; il 20 luglio al Goa Boa Festival, Genova e il 10 agosto al Sealand Music Festival, Porto Santo Stefano.

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