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FOTO | VIDEO | Calcio, i tifosi dell’Eintracht contro la polizia: a Napoli guerriglia in centro. Manfredi: “Scene inaccettabili”

A Calata Trinità Maggiore momenti di tensione con lancio di oggetti. Incendiata un'auto della polizia e distrutti tavolini dei bar

Pubblicato:15-03-2023 18:42
Ultimo aggiornamento:16-03-2023 12:00
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di Carmen Credendino e Elisa Manacorda

NAPOLI – I tifosi dell’Eintracht Francoforte, a Napoli per il match di stasera al Maradona nonostante il divieto di vendita dei biglietti, hanno lasciato piazza del Gesù a bordo dei bus dell’Anm, scortati da mezzi blindati, dopo gli scontri con le forze dell’ordine. Il centro storico di Napoli, nelle ultime ore, è stato il teatro della guerriglia scatenata dai sostenitori della squadra tedesca arrivati al termine di un lungo corteo che ha attraversato il lungomare.

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A Calata Trinità Maggiore momenti di tensione con lancio di oggetti, anche di alcuni bidoni della raccolta differenziata, da parte dei tifosi contro le forze dell’ordine dispiegate per evitare contatti con i gruppi ultras partenopei. Incendiata un’auto della polizia, distrutti tavolini dei bar che insistono nell’area in cui si sono verificati gli scontri. I mezzi dell’Anm sono diretti verso gli alberghi dove alloggiano i tifosi arrivati dalla Germania.

MANFREDI: SCENE DI DEVASTAZIONE INACCETTABILI

“Le scene di devastazione del centro storico della città sono inaccettabili. Condanniamo fermamente gli atti inqualificabili di chi si è reso protagonista di questa violenza, da qualsiasi parte sia giunta. Napoli e i napoletani non meritano di subire i gravi danni materiali, morali e di immagine che questa follia ha determinato. Con la Germania i rapporti sono storicamente improntati all’amicizia ed ho voluto incontrare a Palazzo San Giacomo l’ambasciatore di Germania in Italia Viktor Elbling per condannare insieme gli atti di violenza e ribadire il forte legame tra Napoli e la Germania”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. “Sin da ieri sera – aggiunge – sto monitorando l’evolversi della situazione di ordine pubblico con le autorità preposte. Voglio esprimere un sentito ringraziamento e la massima vicinanza alle forze dell’ordine intervenute, agli agenti della polizia municipale e al personale dell’Anm che si sono adoperati per garantire la sicurezza dei cittadini in queste ore correndo rischi di natura personale”.

ALLERTATI PS E 118 PER GLI SCONTRI

Allerta per il servizio 118 e le attività di pronto soccorso a Napoli in relazione “ai potenziali scontri” che potrebbero verificarsi questa sera allo stadio Maradona di Napoli dove si disputerà la partita di ritorno degli ottavi di Champions League fra la squadra di casa e l’Eintracht Francoforte. A disporre lo stato di allerta il direttore generale dell’Asl Napoli1 Ciro Verdoliva attraverso una circolare inviata ai dirigenti del 118 e degli ospedali del Mare, del Pellegrini e del San Paolo. La Asl ha chiesto di rafforzare la “solita” organizzazione prevista per gli eventi sportivi allo stadio partenopeo. L’appello al 118 è di dislocare gli operatori “in prossimità dello stadio” quanto nel centro storico della città per “garantire l’immediatezza degli interventi” fino alle 02:00 del 16 marzo.

FSP POLIZIA: ORDINE PUBBLICO È ALTRO DA ANALISI AMMINISTRATIVA

“Attacchi violentissimi, una volante in fiamme, e una vera guerriglia che sta mettendo a dura prova tutti. Siamo estremamente preoccupati per gli operatori in servizio a Napoli, che in ogni angolo della città dovranno vedersela con episodi di grande ferocia di cui fin qui abbiamo avuto, credo, solo un assaggio”. Così Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia, commentando i gravi disordini registrati nel capoluogo partenopeo a poche ore dall’inizio della partita di stasera fra la squadra di casa e i tedeschi dell’Eintracht.

“Napoli, i napoletani, e soprattutto tutti i colleghi impegnati in questa giornata di follia, oggi pagano gli effetti di una sovrapposizione di interventi che attengono a due sfere distinte e separate e, soprattutto, troppo lontane l’una dall’altra. C’erano motivi precisi – sostiene – per l’emissione del provvedimento del prefetto che voleva arginare l’arrivo dei tifosi dalla Germania, ed erano motivi di ordine pubblico. Ora, chi si occupa di ordine pubblico, con anni di esperienza specifica e sulla base di attività info-investigative complesse e articolate, pone con il proprio lavoro i presupposti che portano ad assumere provvedimenti che mal si conciliano con l’interpretazione da parte di un Tar. Ciò che attiene all’ordine pubblico e alle esigenze di sicurezza collettiva poco ha a che fare con una fredda analisi di tipo amministrativo”.


“Oltretutto – ancora Mazzetti – non possiamo evitare di rilevare, con grande disappunto, che nell’ordinanza con cui il Tar ha sospeso il primo provvedimento prefettizio si fa riferimento a diversi interessi da conciliare, ma non è minimamente citato, e quindi preso in considerazione, l’interesse all’incolumità dei poliziotti che sono chiamati a fare il proprio lavoro. Non è più ammissibile, bisogna iniziare a mettere nel bilancio di diritti e interessi in gioco, di qualsiasi provvedimento si tratti, anche la salute e la sicurezza di chi ha scelto di portare la divisa e che, non per questo, deve essere spedito a fronteggiare guerriglie, botte, bombe”.

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