
ROMA – Era il 23 gennaio del 2020 quando il mondo assisteva al primo lockdown per arginare il nuovo Coronavirus, a Wuhan. Lo stop dei mesi successivi alle attività industriali e al traffico a livello globale, con le persone chiuse in casa, diede un risultato che fu prontamente fotografato dai satelliti in orbita intorno alla Terra: l’inquinamento si era sensibilmente ridotto. E oggi? Con l’allentamento delle restrizioni, l’inquinamento sta aumentando di nuovo. I dati li fornisce Sentinel-5P del programma europeo Copernicus. Le immagini sono quelle della Cina, ripresa dallo Spazio a febbraio 2019, 2020 e 2021. Rilevano la presenza in atmosfera di diossido di azoto.
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Copyright: contains modified Copernicus Sentinel data (2019-21), processed by ESA, CC BY-SA 3.0 IGO
I dati esemplificano che da febbraio a 2019 a febbraio 2020 i livelli sono saliti del 35%, tornando a queste quantità nel 2021.
“Ce lo aspettavamo- spiega il mission manager di Sentinel 5P, Claus Zehner-, le concentrazioni di diossido di azoto in atmosfera non dipendono solo dalle attività umane, le condizioni meteo come la velocità del vento e la presenza di nuvole può avere effetti su questi livelli, ma la maggior parte delle riduzioni discendono dalle restrizioni. Nei prossimi mesi ci aspettiamo un aumento anche in Europa“.
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