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Ambulanti di tutta Italia in piazza a Roma: “No alla Bolkestein” VIDEO

"Il nostro obiettivo è uscire da una direttiva che mette a repentaglio la nostra attività"

Pubblicato:15-03-2017 09:30
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:00

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ROMA – ‘No Bolkestein, direttiva ammazza ambulanti’, ‘Fuori i mercati dalla Bolkestein’. Sono già centinaia gli operatori e ambulanti del commercio su area pubblica che si stanno concentrando in piazza della Repubblica, a Roma, per protestare e chiedere la non applicazione della direttiva Bolkestein da parte del Parlamento.

Tra i furgoni parcheggiati di fronte alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, i manifestanti stanno ultimando i preparativi per il palco, allestito su un camion scoperto, mentre cominciano ad esporre striscioni e a distribuire bandiere bianche con la scritta nera ‘No Bolkestein!’. Il tutto sotto l’occhio di diversi blindati della Polizia, che controllano l’area.

Da Torino a Firenze, passando per la Sardegna e il Sud Italia, gli ambulanti arrivano da tutto il Paese: particolarmente nutrita la ‘delegazione’ pugliese, che ha raggiunto la piazza arrivando in corteo direttamente dalla stazione Termini.



“Il nostro obiettivo è uscire da una direttiva che mette a repentaglio la nostra attività: ci vendono alle grosse distribuzioni e ai bandi le attività che ci siamo comprati, dicono che sono concessioni ma noi tra licenze e atti siamo sempre dal notaio, proprio come tutte le attività“, ha spiegato all’agenzia Dire il presidente del Goia-Gruppo organizzato indipendente ambulanti, Giancarlo Nardozzi.

“Abbiamo già avuto tavoli aperti con il ministero, ora facciamo una battaglia su due linee: la prima su chi dovrebbe rappresentarci e non li vogliamo più perché ormai sono a braccetto con le istituzioni, abbiamo anche l’Antitrust che contesta l’intesa voluta dai sindacati e che ci ha dato ragione perché non ci tutelava; la seconda riguarda la proroga fino al 2018 che è stara fatta per dare tempo a chi non ci rappresenta più. Abbiamo accettato questi 2 anni di proroga molto blandi in cui chi vuole va avanti e chi non vuole no: noi a Torino già da novembre siamo stati i primi a bloccare i bandi insieme all’amministrazione Appendino“. Le richieste degli ambulanti sono chiare: “Chiediamo che questa proroga venga confermata a livello nazionale e poi vogliamo uscire dalla direttiva perché gli ambulanti non ci dovevano proprio entrare: siamo stati gli unici in tutta Europa”, ha concluso Nardozzi.

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