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La fusione tra la Fiera e il Porto Antico di Genova si fa sempre più vicina

GENOVA - La fusione tra la Fiera di

Pubblicato:15-03-2016 17:25
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:23

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GENOVA – La fusione tra la Fiera di Genova e il Porto Antico è sempre più vicina. Dopo l’ufficializzazione dell’inevitabilità della liquidazione della Fiera di Genova spa arrivata ieri in tarda serata dagli stessi enti, oggi arrivano anche le prime conferme riguardo il futuro che attende gli spazi espositivi alla foce del Bisagno. E’ lo stesso governatore della Regione, Giovanni Toti a spiegare che Regione, Comune e Camera di Commercio avrebbero ormai trovato l’accordo per la creazione di una nuova holding pubblica partecipata dai tre enti che “gestisca tutti gli spazi espositivo-turistici del waterfront di Genova, darsena del Porto Antico, Magazzini del Cotone, darsena della Fiera e quel che resterà degli spazi espositivi. Anche il sindaco Marco Doria condivide la nostra visione di una grande public company che gestisca l’intero complesso delle attività sull’area del porto”. Ora si tratta “solamente” di trovare le forme per tradurre in atti concreti questo percorso: “Secondo me- sostiene Toti- a grandi linee potremmo arrivare alla chiusura del processo entro la fine dell’anno ed entro aprile potremmo già avere tracciato la road map”. Road map che prevederà la confluenza della Fiera di Genova nella società Porto Antico spa, nella quale entrerà anche Regione Liguria attraverso un aumento di capitale: “Ora occorre fare una valutazione della società Porto Antico, avviare il processo di liquidazione pro bonis della Fiera e studiare il meccanismo giuridico-societario per unire i due soggetti- spiega il governatore- ad esempio, si potrebbe pensare a una società con due rami distinti di cui uno potrebbe occuparsi della gestione delle locazioni degli esercizi commerciali, visto che la società Porto Antico oggi fa molte cose. Ci ragioneremo abbastanza rapidamente ma le valutazioni sono ancora in corso”. Nel frattempo, la Regione si sarebbe resa disponibile a finanziare le manifestazioni già in calendario, come il prossimo Salone Nautico.

Di Simone D’Ambrosio, giornalista


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