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Sanità, Telesca: “Personale sanitario nel carcere di Gorizia non impoverisce il territorio”

TRIESTE - "L'avvio dal primo di gennaio del 2016

Pubblicato:15-03-2016 16:40
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:23

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SALUTE- TELESCATRIESTE – “L’avvio dal primo di gennaio del 2016 dell’attività di due nuove unità di personale per l’assistenza sanitaria all’interno della Casa circondariale di Gorizia, afferenti al Servizio di assistenza infermieristica domiciliare, non ha comportato alcuna chiusura di altri ambulatori del Distretto di competenza, né ha impoverito il territorio di personale infermieristico“. Lo ha assicurato l’assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, rispondendo a una interrogazione presentata dal consigliere Rodolfo Ziberna.
L’assistenza sanitaria all’interno della Casa circondariale di Gorizia è in carico all’AAS 2 dal 2014, in applicazione delle revisioni normative che hanno trasferito dalla Regione alle AAS la competenza dell’assistenza sanitaria a favore dei detenuti.
L’assistenza infermieristica – ha illustrato Telesca – per tutto il 2014 è stata in carico alle due infermiere, in precedenza in convenzione con il dipartimento per l’assistenza penitenziaria, che già operavano nella struttura. Nel 2015 l’Azienda ha assicurato la continuità assistenziale mediante una convenzione con due infermieri liberi professionisti, in via transitoria, al fine di strutturare il processo assistenziale in ambito distrettuale. Per il 2016 la direzione aziendale ha inserito tale processo nell’ambito del Distretto Alto Isontino individuando, peraltro, nel proprio Atto Aziendale una specifica funzione di Sanità penitenziaria.
In fase di avvio è stato scelto di optare per le sole risorse professionali che hanno espresso volontariamente la propria disponibilità a operare all’interno delle carceri; il personale è stato informato con congruo anticipo e nell’ultimo periodo dell’anno si è tenuto un incontro di condivisione dei percorsi assistenziali specifici tra il personale, il direttore e la referente infermieristica del Distretto Alto Isontino. La decisione di erogare tale attività con personale proprio è derivata dalla scelta per un servizio strutturato con personale dipendente, in modo da promuovere una migliore integrazione con i medici specialisti”, ha spiegato Telesca.

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