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Le immagini della meteora di San Valentino che ha illuminato il cielo del Sud Italia

Tanti gli avvistamenti del bolide, in particolare in Puglia e Basilicata

Pubblicato:15-02-2023 12:59
Ultimo aggiornamento:15-02-2023 13:00

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ROMA – Una scia luminosa e un forte boato. Sono stati tantissimi gli avvistamenti della meteora che, il giorno di San Valentino, ha illuminato il cielo del Sud Italia, in particolare Puglia e Basilicata. Il bolide si è incendiato a contatto con l’atmosfera terrestre, lasciando dietro di sé una scia di luce nel il cielo. Solo il giorno prima, il 13 febbraio, un altro meteoroide, chiamato Sar2667, ha causato una forte esplosione luminosa sul cielo della Francia.

IL VIDEO DELLA METEORA DI SAN VALENTINO

METEORA O METEORITE?

Si definisce meteora (comunemente nota come stella cadente) il lampo di luce emesso da un piccolo pezzo di detriti interplanetari, o meteoroide, che brucia durante il passaggio attraverso l’atmosfera terrestre. Se molto luminoso viene informalmente chiamato bolide. Un meteoroide che sopravvive al passaggio attraverso l’atmosfera e colpisce il suolo è chiamato, invece, meteorite.

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La maggior parte delle meteore diventa visibile durante il passaggio attraverso la regione dell’atmosfera chiamato mesosfera. Questa ‘regione meteorica’ è compresa tra i 70 e i 100 km circa di altitudine. La maggior parte dei meteoroidi entra nell’atmosfera a velocità che vanno circa dagli 11 ai 73 chilometri al secondo.

Diverse migliaia di meteore bruciano nell’atmosfera terrestre ogni giorno, ma la stragrande maggioranza si verifica sui cieli degli oceani o in aree disabitate e molto spesso sono mascherate dalla luce del giorno.

Nel 2013, sui cieli di Chelyabinsk, in Russia, esplose una meteora che produsse una luce 30 volte più luminosa del Sole, con la forza di 40 bombe atomiche di Hiroshima. La potente onda d’urto prodotta dall’impatto disintegrò le finestre delle abitazioni, e i vetri causarono il ferimento di circa 1000 persone. a maggior parte della meteora vaporizzò durante l’esplosione, e solo pochi frammenti raggiunsero la superficie. Il più grande di questi meteoriti, dal peso di oltre 570 kg, venne ripescato nel lago Čebarkul.

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