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Tennis, Djokovic: “Per non vaccinarmi salto anche Wimbledon e Parigi”

"Non sono mai stato contrario alle vaccinazioni, ma ho sempre sostenuto la libertà di scegliere cosa mettere nel proprio corpo"

Pubblicato:15-02-2022 11:45
Ultimo aggiornamento:15-02-2022 17:03

djokovic novak
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ROMA – Novak Djokovic ha detto che pur di non vaccinarsi è pronto a saltare gli Slam e gli altri tornei stagionali. Lo ha fatto nella prima intervista da quando è stato espulso dall’Australia. Parlando in esclusiva alla BBC, ha detto di non voler essere associato al movimento anti-vax, ma sostiene il suo diritto di scelta.

A Djokovic è stato chiesto se avrebbe sacrificato la partecipazione agli Slam: “Sì, questo è il prezzo che sono disposto a pagare”, ha detto. “Non sono mai stato contrario alle vaccinazioni, ma ho sempre sostenuto la libertà di scegliere cosa mettere nel proprio corpo”. Djokovic ha detto che sperava che i requisiti di vaccinazione in alcuni tornei cambiassero, e che sperava di “poter giocare per molti più anni”. Ma ha anche confermato di essere disposto a rinunciare alla possibilità di diventare statisticamente il più grande tennista di tutti i tempi. Perché? “Perché i principi del processo decisionale sul mio corpo sono più importanti di qualsiasi titolo o altro. Sto cercando di essere in sintonia con il mio corpo il più possibile”.

Alla BBC, nella prima intervista da quando è stato espulso dall’Australia come “no-vax”, Djokovic dice di essere un fanatico “del benessere, della salute, e della nutrizione” e che la sua decisione è stata in parte influenzata dall’impatto positivo che fattori come il cambiamento della sua dieta e dei suoi schemi di sonno avevano avuto sulle sue capacità di atleta.


Ma Djokovic, per non danneggiare ulteriormente la sua immagine gioca molto sulla “sensibilità” per il dramma del Covid nel mondo. E dice che che “tiene la mente aperta” sulla possibilità di vaccinarsi in futuro, “perché stiamo tutti cercando di trovare collettivamente la migliore soluzione possibile per porre fine al Covid. Capisco che a livello globale, tutti stanno cercando di fare un grande sforzo per gestire questo virus e vedere, si spera, una fine presto a questo virus”.

“Capisco che ci siano molte critiche su di me – dice alla BBC – E capisco che le persone hanno teorie diverse su quanto sia stato fortunato. Ma nessuno è fortunato a contrarre il Covid. Milioni di persone hanno e stanno ancora lottando con il Covid in tutto il mondo. E’ una cosa che prendo molto sul serio, non mi piace davvero che qualcuno pensi che io abbia abusato di qualcosa, al fine di ottenere un test PCR positivo e così andare in Australia”.

 Djokovic torna sull’Australia: “Ero davvero triste e deluso dal modo in cui tutto è finito per me in Australia. Non è stato facile. L’errore di dichiarazione del visto non è stato commesso deliberatamente. È stato accettato e confermato dalla Corte federale e dallo stesso ministro del Ministero dell’Immigrazione in Australia. Quindi, in realtà, quello che probabilmente la gente non sa è che non sono stato espulso dall’Australia perché non sono stato vaccinato, o ho infranto una regola o ho commesso un errore nella mia dichiarazione del visto. Tutto ciò è stato effettivamente approvato e convalidato dalla Corte Federale d’Australia e dal Ministro dell’Immigrazione. Il motivo per cui sono stato espulso dall’Australia è perché il ministro dell’Immigrazione ha usato la sua discrezione per annullare il mio visto in base alla sua percezione che avrei potuto creare un sentimento anti-vax, cosa con cui non sono completamente d’accordo”.

MA NOLE A WIMBLEDON POTREBBE ESSERCI ANCHE DA NON VACCINATO

Novak Djokovic potrebbe difendere il suo titolo a Wimbledon anche senza vaccinarsi. Cosa che non ha alcuna intenzione di fare, concetto ribadito in un’intervista esclusiva alla Bbc. Tim Henman, ora membro del consiglio di amministrazione dell’All England Club, ha detto che allo stato attuale non ci sarebbe alcun divieto imposto a Djokovic. Wimbledon – dice Henman – stava già pensando di seguire le regole del governo che richiedono ai visitatori in Inghilterra di essere testati prima e dopo l’arrivo, ma non di essere messi in quarantena o vaccinati: “Per entrare nel Regno Unito in questo momento, queste sono le linee guida. E queste sono le linee guide che il torneo seguirà”, ha detto a Bbc Radio 4.

E RYANAIR LO SFOTTE CON UN TWEET

“We’re not an airline but we do fly planes”. “Non siamo una compagnia aerea, ma facciamo volare aerei”. Con questo tweet Ryanair, la compagnia aerea low cost, prende in giro Novak Djokovic e la sua intervista alla Bbc, per farsi un po’ di pubblicità sui social. Il tennista serbo ha spiegato che non è un no vax ma che non ha intenzione di vaccinarsi e se per farlo dovrà rinunciare ai tornei internazionali è “pronto a pagare questo prezzo”.

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