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Truffa alle assicurazioni: auto rubate a Napoli e rivendute a Palermo

L'operazione 'Dirty Cars' ha portato all'esecuzione di 16 misure cautelari. Tra gli indagati anche un poliziotto e un carabiniere

Pubblicato:15-02-2021 11:24
Ultimo aggiornamento:15-02-2021 11:27

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PALERMO – Riciclaggio di auto rubate a Napoli e rivendute a Palermo, truffe alle assicurazioni. Erano queste le attività di una banda che operava tra Palermo e Villabate e che è stata sgominata dai carabinieri del Comando provinciale: l’operazione, denominata ‘Dirty Cars‘, ha portato all’esecuzione di 16 misure cautelari. Tre indagati sono agli arresti domiciliari: C.G. di 32 anni, C.C. di 31 e C.A. di 26. Per sette indagati è stato disposto l’obbligo di dimora e per altri sei l’obbligo di firma. Tra i 16 anche un poliziotto e un carabiniere.

L’indagine, a cui hanno contribuito anche la squadra mobile di Palermo e la Compagnia di Villabate, ipotizza i reati di associazione per delinquere finalizzata a furto, riciclaggio di auto di lusso e truffa in danno ad assicurazioni. La banda, secondo gli investigatori, era attiva dall’aprile del 2017. Un’inchiesta coordinata da un pool di magistrati sotto la direzione del procuratore aggiunto Ennio Petrigni. Il gruppo acquistava auto di lusso (Ferrari, Porsche, Range Rover e Audi) o di tendenza del mercato e le intestava a delle teste di legno: dopo averle assicurate, anche con l’utilizzo di un sistema satellitare per sviare i sospetti delle compagnie assicurative, ne simulavano il furto, che veniva regolarmente denunciato alle forze di polizia e alle compagnie per la riscossione del risarcimento. Successivamente, gli indagati simulavano il rinvenimento delle auto e, rientrando in possesso dei veicoli, li reimmatricolavano con targhe e documenti di circolazione nuovi, rivendendoli attraverso concessionarie compiacenti.

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