NAPOLI – Flash mob degli studenti a Napoli a due giorni dalla morte del sedicenne di Lavagna (Genova) suicidatosi nel corso di una perquisizione in cui sono stati rinvenuti 10 grammi di hashish. I ragazzi del KAOS Kollettivi Autonomi per l’Organizzazione Studentesca, mostrando dei cartelli con la scritta ‘Non si può morire di proibizionismo‘ invitano gli studenti “medi e universitari a prendere posizione – spiegano – perché è da anni che riteniamo che uno dei modi per ridurre i profitti della criminalità organizzata sia la totale liberalizzazione delle droghe leggere“.
Poi proseguono: “In secondo luogo, coerentemente con il lavoro che conduciamo all’interno delle nostre scuole attraverso i collettivi studenteschi, non possiamo tollerare l’irruzione delle forze dell’ordine e dei cani anti-droga all’interno dei luoghi della formazione. Non è di certo terrorizzando gli adolescenti che si abbattono i grandi traffici internazionali. L’episodio di Lavagna é abominevole, si tratta di una vicenda che ci fa capire chiaramente che proibizionismo e repressione sono armi potentissime, che per di più se usate a sproposito possono distruggere la vita di tantissimi adolescenti e delle loro famiglie”.
di Nadia Cozzolino, giornalista
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