Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – Senza voler togliere nulla agli Stadio, la vera vincitrice di Sanremo 2016 è lei, Francesca Michelin. Quello tributato alla storica band italiana, infatti, sembra essere piĂą un premio alla carriera che un riconoscimento alla canzone (bellissima, comunque). Francesca Michelin è il futuro della musica italiana ma è anche la naturalezza che, troppo spesso, non appartiene ai giovani trionfatori di talent e contest vari.
Ragazzi che pensano di avere il mondo della musica in pugno e che, invece, svaniscono con la stessa identica rapiditĂ con la quale si sono imposti. Francesca è diversa da loro, non è cambiata dalla sedicenne Michelin che ha vinto XFactor, spontaneitĂ inalterata anche quando a volerla per un duetto è stato il celebrato Fedez, senza malizia e senza imbarazzo – tipico dei ventenni, oggi – quando dal palco dell’Ariston ha esclamato che la sua partecipazione al Festival è stata ‘una figata’.
“Sono una ragazza fortunata perché mi avete regalato un sogno”
“Nessun grado di separazione”, alla cui stesura ha partecipato la stessa giovane cantante, è un pezzo difficile da cantare e da interpretare. Un pezzo non comune anche da canticchiare, quindi non proprio sanremese. Eppure, alla fine delle votazioni, Francesca Michelin si è portata a casa un bel 30,4% di gradimento contro il 42,7% degli Stadio con ‘Un giorno mi dirai’ e il 26,9% della coppia Caccamo-Iurato, un duo musicalmente ‘piĂą vecchio’ della band di Gaetano Curreri.
La rinuncia degli Stadio, in qualitĂ di vincitori, all’Eurovision Song Contest 2016 trasporterĂ Francesca Michelin nel cuore del Festival europeo della canzone. SarĂ lei a rappresentare l’Italia nel Festival della canzone che gli italiani festivalieri non amano e non premiano in termini di ascolto. Per lei, però, per la giovane interprete sarĂ un modo eccellente di presentarsi ad un pubblico piĂą vasto. Un bel banco di prova e un bel trampolino di lancio verso il successo.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it