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“Da domenica il Lazio entrerà in zona arancione a causa del valore RT sopra 1”. Lo ha fatto sapere l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, anticipando di poche ore quanto previsto dalla nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza. “È la prima volta che accade nel Lazio, finora rimasto sempre in zona gialla- ha spiegato D’Amato- Questo significa che la situazione è di grande cautela. L’unica strada da seguire per uscirne è quella dei vaccini. Oggi supereremo le 90mila somministrazioni, ma potremmo fare tre volte questi numeri se avessimo più dosi”.
“Sull’apertura delle scuole il Lazio da lunedì 18 gennaio si atterrà alla normativa nazionale”. Lo ha ribadito con una nota la Regione Lazio, dopo che sulle chat degli studenti ha iniziato a circolare un finto comunicato a firma proprio dell’ente regionale, su un ipotetico posticipo dell’apertura in presenza degli istituti secondari della Regione. Un falso messaggio diventato virale e che ha costretto la Giunta a replicare: “Si tratta di una fake news, per la quale verranno informate le autorità competenti”.
“Il mio compito sarà di accelerare i tempi per far partire i lavori di riqualificazione del Policlinico”. Lo ha detto questa mattina il nuovo direttore generale dell’Umberto I, Fabrizio d’Alba, che è stato presentato nell’Aula magna del Rettorato dell’Universita’ La Sapienza alla presenza della rettrice Antonella Polimeni e dell’assessore alla Sanita’, Alessio D’Amato. “Ho accettato con entusiasmo questa sfida, tutti insieme abbiamo la possibilità di vincerla” ha aggiunto d’Alba. Per l’assessore “l’Umberto I è un punto di forza insostituibile nel sistema sanitario regionale”.
Bar e pasticcerie nel cuore del centro storico di Roma gestite da clan mafiosi parlermitani. E’ quanto emerso dai risultati dell’operazione ‘Gerione’, che nelle scorse ore ha portato i Carabinieri del Ros a dare esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 persone. Dalle indagini è emerso che i soggetti vicini a Cosa Nostra investivano, riciclando ingenti quantitativi di denaro, in attività di ristorazione nei quartieri di Trastevere e Testaccio. Sequestrato il bar ‘Da Nina’ che era stato aperto con il patrimonio di ‘Sicilia e Duci’, ostacolato nel 2016 con l’esecuzione di un sequestro di prevenzione a carico della società.
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