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Emilia-Romagna, Salvini chiude campagna il 23 a Bibbiano. Merola: “Non è il mostro che la Lega sta costruendo”

Il sindaco di Bologna replica agli attacchi della Lega su Bibbiano: "Non hanno niente da proporre, fanno solo polemiche. Se pensano agli orfanotrofi penso non sia un grande passo avanti"

Pubblicato:15-01-2020 15:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:51

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BOLOGNA – Gli attacchi della Lega sul caso Bibbiano? “La prospettiva che indicano non è assolutamente chiara, se pensano agli orfanotrofi penso non sia un grande passo avanti per il nostro Paese“. Lo afferma il sindaco di Bologna, Virginio Merola (Pd), oggi ai microfoni di Radio Città del Capo. Nel corso dell’intervista viene citato il comizio di chiusura della campagna elettorale delle regionali che Matteo Salvini, il 23, terrà proprio a Bibbiano.

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“E’ evidente che non hanno niente da proporre, fanno solo polemiche e strumentalizzano situazioni particolari cercando di generalizzarle”, risponde il sindaco bolognese: “Bibbiano non è quel mostro che stanno costruendo, ma nel merito non si capisce qual è la proposta amministrativa per la Regione Emilia-Romagna. L’oscuramento di Borgonzoni è evidente e quindi si cerca di politicizzare al massimo lo scontro facendolo diventare una questione nazionale”.


E per quanto riguarda il tentativo di attribuire al Pd le responsabilità di quanto emerso con l’inchiesta “Angeli e demoni”, per cui si sono appena chiuse le indagini, “non esiste al mondo che un caso particolare possa far discutere di un intero sistema di adozioni e affidamento”, afferma Merola: “Hanno già fatto molti danni con questa polemica rispetto a tutte le persone impegnate correttamente e onestamente in questo campo e hanno anche dato un colpo alla possibilità di affidare dei bambini a delle famiglie con questo clima. La prospettiva che indicano non è assolutamente chiara, se pensano agli orfanotrofi penso non sia un grande passo avanti per il nostro Paese”, conclude il primo cittadino.

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SALVINI: “MI AUGURO QUALCUNO FINISCA IN GALERA”

“Mi auguro che qualcuno finisca in galera. Ma al di là dei processi e della galera qualcuno a sinistra dovrebbe chiedere scusa“. Matteo Salvini, numero uno della Lega, commenta così la chiusura delle indagini sul caso degli affidi dei minori a Bibbiano, che vede 26 indagati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio con 108 capi di imputazione.

“Sarò a Bibbiano settimana prossima- conferma Salvini, oggi nel bolognese per il suo tour elettorale- invito tante mamme e papà, giovedì 23 gennaio alle 18.

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Leggere alcuni atti è impressionante, da papà– dice ancora Salvini- è un sistema marcio, corrotto, infame, che entra nelle case delle famiglie con l’inganno. Qualcuno dovrebbe chiedere scusa, al di là dei processi e della galera. Mi auguro che qualcuno finisca in galera, ma se qualcuno a sinistra, nel Pd, l’ha definito un raffreddore o un errore di percorso, mi auguro che chieda scusa”. Secondo Salvini, il caso di Bibbiano “è una vergogna mondiale. Qualcuno nel Pd l’ha nascosto, ha provato a far finta di niente. Qua ci sono 26 indagati ma più di cento capi di imputazione. Ci sono cose incredibili. Quelle sono bestie, non sono uomini. L’Emilia-Romagna merita di meglio, merita un sistema intorno alla famiglia più trasparente e più libero”.

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Il leader leghista però sorvola sulla pronuncia della Cassazione, secondo la quale non c’erano gli elementi per imporre l’arresto al sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, accusato peraltro di falso ideologico e abuso d’ufficio per aver concesso i locali del Comune ai terapeuti dell’associazione Hansel e Gretel. “Lì c’è qualcuno che, stando all’accusa, ha rubato i bambini ai genitori– tira però dritto Salvini- e rubare i bambini è un crimine. Se qualcuno l’ha fatto, deve andare in galera. Poi non faccio io il giudice e non devo dare io la sentenza. Però voglio gridare al mondo questa vergogna”.

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